Joshua Zirkee ha rilasciato una bella e interessante intervista a Il Corriere dello Sport. Tanti i temi affrontati dall’attaccante olandese.
Joshua Zirkee è indubbiamente uno dei giovani talenti più interessanti della nostra Serie A. Un attaccante classe 2001 che si sta mettendo in mostra al meglio al Bologna, alla corte di Thiago Motta. Assoluto titolare della formazione rossoblu, ha già segnato tre reti e messo a referto un assist in questo avvio di stagione. Il Corriere dello Sport ha approfittato della sosta in atto per intervistarlo su questo positivo inizio. Diversi temi affrontati da Zirkee: dal momento del Bologna, all’allenatore Thiago Motta, per concludere con il sogno Nazionale. Di seguito le sue parole.
Ruolo in campo: “Penso di aver dato il meglio quando la pressione si è alzata. Ma credo sia normale: le cose difficili mi emozionano di più. Quindi faccio del mio meglio più sulle cose complicate. Sì, credo di doverlo essere un po’ di più…egoista. Mah, uhm, sì, è la parola giusta: è un qualcosa su cui lavorare. Però il punto è che cerco solo di andare avanti per la mia strada e fare sempre del mio meglio”.
Solo tre reti nelle prime sei giornate per il Bologna: “Abbiamo mantenuto un bilancio positivo, senza prendere reti. Quindi l’unica cosa che ci siamo detti è: dobbiamo solo continuare ad andare avanti, avere pazienza e poi l’obiettivo vero verrà da sé. E poi, naturalmente, Orsonaldo ha segnato tre gol”.
Il rapporto con Thiago Motta: “Credo sia giusto dire che è meglio dell’anno scorso. Ma, a dire il vero, non è che parliamo molto in privato, perché abbiamo lo stesso problema linguistico. Lui parla in italiano, io in inglese. Quindi è difficile. Ma come giocatore di football capisci il linguaggio del football. Quindi è di questo che dobbiamo parlare: io e l’allenatore siamo sulla stessa linea, credo di sapere esattamente cosa vuole”.
Periodo positivo del Bologna: “Penso questo: abbiamo molta qualità. Forse anche di più dell’anno scorso. Dobbiamo ancora fare dei passi in avanti, dobbiamo ancora crescere. Tutti noi vogliamo solo arrivare il più in alto possibile. E finora, voglio dire, abbiamo perso solo una partita, quindi si vede. Perciò chi lo sa quale obiettivo arriveremo a conquistare? C’è grande mentalità nella squadra, che è quella di arrivare il più in alto possibile. Ma non vogliamo dire che punteremo al quinto posto perché non è il nostro modo di lavorare. Vogliamo solo arrivare il più in alto possibile e dare il meglio di noi”.
Sogno Nazionale: “Lo spero. Scherzo sempre con i miei amici dicendo che se mi prendono in nazionale posso praticamente smettere con il calcio perché ho fatto parte di una squadra che ha vinto il triplete. Il Bayern, e ho giocato per la mia nazionale. Da bambino questa era l’unica cosa che sognavo. Quindi, se questo accade, non c’è nulla che possa andare di nuovo storto nella mia vita. Ho finito”.