Zidane, era ora! Fine dell’esilio | Zizou torna sulla panchina di una big per farle rivincere tutto
Dopo quattro anni di inspiegabile lontananza dal calcio, Zizou Zidane torna ad allenare: guiderà una big per farle rivincere tutto.
Dove c’era una crisi tecnica di una big, lì spuntava il nome di Zinedine Zidane. È accaduto questo negli ultimi quattro anni. Zizou nuovo allenatore del Paris Saint Germain, sembra fatta. Poi il nulla. Zinedine Zidane a Madrid per il terzo ciclo quando la panchina di Ancelotti vacillava.
Zizou addirittura alla guida della Juventus, vincitore di un sondaggio quando Max Allegri guidava la Juventus ma non convinceva per il suo gioco. A un certo punto ci si credeva quasi che il francese potesse tornare in bianconero.
E invece niente. Non uno ma per quattro anni è stato così. Già, quattro anni fa la sua ultima esperienza da allenatore, nell’amato Real Madrid dove verrà ricordato per sempre per le tre Champions League di fila, un autentico record difficilmente battibile.
Undici trofei con i Blancos, il terzo miglior tecnico della storia dei Blancos dopo Miguel Munoz e Carlo Ancelotti, recordman con 15 titoli considerando l’International Cup, quest’anno soppiantata dal Mondiale per Club statunitense.
Esilio finito
Quattro anni non sono pochi per un allenatore così vincente, uno dei top player della storia del calcio, peraltro. Uno che dava spettacolo in campo, ma in panchina ha sempre preferito l’essere pragmatico. Il suo Real Madrid aveva tante stelle, non una squadra di Harlem Globetrotters.
Una visione di calcio figlio del suo apprendistato, al fianco di allenatori come Marcello Lippi e Carlo Ancelotti stesso. Un allenatore non legato a esasperati tatticismi, ma che ha sempre messo in condizione le tante stelle a disposizione di brillare di luce proprio. Un grande gestore di gruppo. Ora però l’esilio è finito.
Rieccolo
Si torna a parlare prepotentemente di Zinedine Zidane perché Didier Deschamps ha annunciato a sorpresa che lascerà il ruolo di commissario tecnico della Francia al termine del Mondiale del 2026, il primo a 48 squadre in tre nazioni differenti: Stati Uniti, Canada e Messico. Zidane il prescelto, anche se per L’Equipe ci sono quattro profili per la successione di Didier Deschamps.
C’è Titì Henry in corsa, commissario tecnico della nazionale francese Under 21, che tra l’altro ha conquistato la medaglia d’argento ai recenti Giochi Olimpici transalpini. C’è l’emergente Franck Haise da considerare: emergente non per età (53 anni) ma perché si è messo in luce sulla panchina del Lens e ora del Nizza. Last but not least Bruno Genesio, l’erede di Paulo Fonseca sulla panchina di quel Lille che ha castigato il Real Madrid in Champions, andando a vincere in casa dell’Atletico e facendo soffrire anche la Juve. Zidane e Henry, si prospetta una poltrona per due. Ma il candidato forte è Zizou. Ed era anche ora che tornasse.