Zhang: “Chiudere e ridurre attività irrilevanti”. E l’Inter?
Ieri, da Pechino, sono risuonate le parole di Jindong Zhang, alla guida del colosso Suning, proprietaria dell’Inter. Un messaggio, rivolto ai suoi 100.000 dipendenti, e rilanciato dal sito cinese Titan Sport e poi da i network di tutto il mondo, che ha fatto tremare i tifosi nerazzurri. “Dobbiamo concentrarci sul nostro campo di battaglia principale, iniziare a ridurre, ridisegnare la linea di battaglia”, ha detto Jindong Zhang. “Ci concentreremo risolutamente sul settore della vendita al dettaglio, mentre bisogna chiudere e ridurre le nostre attività irrilevanti per l’industria della vendita al dettaglio, senza esitazione”.
Il passaggio sulle “attività irrilevanti”, secondo molti, riguarda direttamente l’Inter. Che, in effetti, è in cerca da tempo di un nuovo proprietario, anche se la trattativa con il fondo inglese BC Partners è in stallo, ed altri fondi all’orizzonte non ce ne sono. Comunque sia, il padre di Steven Zhang, presidente della società nerazzurra, ha ribadito più volte il proprio sostegno economico al club per tutto il 2021. Le parole di ieri, quindi, non cambiano la situazione, e seguono le direttive del Governo cinese. Che ormai da tempo ha imposto un passo indietro agli investimenti nel calcio, in patria e all’estero.
Stridono le tempistiche del messaggio, a due giorni dal derby, ma solo se analizzato da qui, dall’Italia del pallone. In Cina ieri sono finite le celebrazioni per il Capodanno, momento di capitale importanza, in cui si decidono le linee guida dei prossimi 12 mesi. In questo senso, nelle parole di Jindong Zhang non c’era alcun riferimento diretto all’Inter. Il cui destino, però, è segnato: o la cessione o un prestito ponte da 150 milioni di euro per arrivare a fine anno. Resta in piedi anche l’ipotesi di un socio di minoranza, che però non risolverebbe la situazione in modo definitivo. Intanto, entro il 31 marzo ci sono da risolvere pendenze per quasi 50 milioni di euro, fondamentali per il pass Uefa alle prossime coppe europee.