Zeman: “Il problema del calcio italiano? Troppi stranieri”

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

L’allenatore del Foggia, Zdenek Zeman, è tornato a parlare a Fanpage dei problemi del calcio italiano, soprattutto per quanto rigaurda il doping: “Io ho parlato di abuso di farmaci, poi è venuto fuori che c’era doping vero. Alla fine è stato tutto prescritto, come spesso accade qui. Le statistiche dicono che l’Italia è il paese più dopato del mondo in percentuale. C’è qualcosa che non va e non si riesce a risolvere, non parlo solo di sport ma in generale”. 

Il vero problema del calcio italiano, sottolinea Zeman, è la presenza di troppi stranieri nelle squadre: “Io penso che a livello giovanile l’Italia si difenda. Le squadre dall’Under 15 in su hanno fatto sempre buoni risultati. Penso che il problema più grande sia il fatto che le squadra siano costruite da stranieri. La maggior parte di ragazzi che hanno talento e hanno fatto il settore giovanile hanno una strada più difficile per arrivare ad affermarsi in Serie A”. 

E sulla differenza tra risultato e prestazione: “Per me è un dibattito che non esiste. In primis perché se una squadra gioca bene su dieci partite ne perde una. E, secondo, vincere a tutti i costi può portare a cose strane. A tutti i costi non esiste: bisogna misurarsi e giocarsela, poi chi è più bravo deve vincere. Bisogna dare sempre grande importanza ai meriti”.

E su Immobile, Verratti e Insigne che lui ha allenato ha detto: “Io li ho avuti 10-12 anni fa ma ho lavorato anche con Florenzi e Barella, che non ho mai fatto giocare ma in allenamento si vedeva che aveva del talento. Sono contento che gente con talento arrivi a fare grande calcio. Magari c’era qualcun altro che non è riuscito ad arrivare, ma in alcuni casi non per colpe sue”.