Xavi e il suo Barcellona sono pronti a sfidare l’Inter nella gara valida per la 3ª giornata dei gironi di Champions League. Domani sera alle 21:00 a San Siro i catalani proveranno a staccare i nerazzurri in classifica nel Gruppo C. Al momento le due squadre viaggiano a braccetto con 3 punti all’inseguimento del Bayern Monaco primo a quota 6. Alla vigilia della gara contro gli uomini di Simone Inzaghi, il tecnico del Barcellona ha parlato in conferenza stampa. Di seguito ecco un estratto delle dichiarazioni di Xavi raccolte e riportate dai colleghi di Tuttomercatoweb.
Di solito si dice che le grandi squadre, come il Barça, non debbano adattarsi al rivale. Vale anche per voi oggi, in vista dell’Inter?
“Beh, una cosa è adattarsi e una cosa è cambiare qualcosa per migliorare. Vogliamo dominare, avere il possesso palla, giocare nella metà campo avversaria: la storia recente del Barcellona è questa e io non la cambio. Posso cambiare difesa, ma non perché lo faccia il rivale o per altro, per cercare di migliorare. Ci adattiamo sulla difesa, sui corner, oggi analizziamo tantissimo le avversarie, però l’idea resta di essere protagonisti del gioco”.
Avete gli stessi punti e l’Inter non arriva bene a questa gara.
“Beh, lo stato di forma non è significativo. L’Inter ha un sistema difensivo molto forte e un modulo diverso rispetto a quelli affrontati finora. Inzaghi lavora bene in attacco, ha due punte e in Spagna è difficile trovare qualcuno che giochi così. È un avversario forte, difficile da sfidare. Noi dobbiamo dimostrare di essere il Barcellona, dovremo fare il gioco di Monaco ma con un risultato diverso”.
Siete tornati in vetta alla Liga, come cambia il morale?
“È importante rivederci lassù, ci dà fiducia e vuol dire che stiamo facendo le cose per bene. Però domani sarà un’altra storia, veniamo da Monaco dove non abbiamo raccolto e vogliamo dimostrare che è il momento di rendere in questa competizione. Sarà una grande partita domani”.
Inter-Barcellona rimanda alla semifinale del 2010. Cosa si ricorda di quella partita?
“Non provo sentimento di rivalsa, sono passati tanti anni. All’epoca abbiamo dovuto viaggiare in autobus e non è stata facile come gara. L’Inter era uno squadrone ben allenato da Mourinho e perdemmo la qualificazione qui. Ricordo una sfida con molta polemica, questo sì”.
Partita segnata dagli infortuni. Chi perde di più?
“Abbiamo entrambi assenze pesanti. L’Inter ha movimento automatizzati, a prescindere da chi gioca. Non ha giocato Brozovic l’altro giorno ma contro la Roma irebbero comunque meritato di vincere. Il blocco di Inzaghi è molto forte, sia in difesa che in attacco. È un avversario molto difficile”.