Vuoi essere il nostro CT? Telefonata a Zinedine Zidane: offerta la panchina Nazionale
L’effetto go-down di molte panchine di big vuote allargato anche alle nazionali. Torna di moda il nome di Zinedine Zidane.
Sarà un’estate calda. Caldissima. Perché? Basta farsi un giro tra i top team europei per capirlo. In primis c’è José Mourinho libero da vincolo dopo la funestata conclusione della sua triennale esperienza alla Roma.
Lo Special One ha rifiutato per la seconda volta l’Arabia Saudita, preferendo fermarsi un attimo. Fa benissimo, c’è abbondanza di panchine a rischio. Quella della Roma non è affatto certa con Daniele De Rossi, Mazzarri è quasi impossibile che resterà al Napoli, il futuro di Stefano Pioli al Milan è tutto da scrivere. E ancora.
“L’anno prossimo non allenerò nessun club e nessuna nazionale – annuncia -. E non allenerò mai un altro club inglese, anche se dovessi morire di fame”. L’eco delle parole di Klopp sono ben presto fuoriuscite da Liverpool: c’è chi dice che davvero starà fermo un anno, chi lo vede in Germania al Bayern Monaco o sulla panchina della NationalMannschaft, altri ancora non escludono che si ritiri.
“Ho dato tutto e continuerò a farlo in questi quattro mesi affinché i tifosi si sentano orgogliosi, ma lascerò la panchina del Barcelona”. Anche l’annuncio di Xavi dopo lo stop interno del Barcelona (3-5) contro il Villarreal ha fatto parecchio rumore. Già si parla di Michel, simbolo del Real Madrid da giocatore, deus ex machina della favola Girona, come suo sostituto.
Il ritorno di fiamma
Panchine libere come quelle di Liverpool e Barcelona già a gennaio sono tanta roba. Anche perché la capolista della Bundesliga, il Bayer Leverkusen, potrebbe andare in cerca anche lei di un allenatore, visto che Xabi Alonso (sarebbe andato al Real Madrid se Ancelotti fosse finito al Brasile) è il primo nome uscito in Inghilterra per il post Klopp.
Potrebbe accadere anche al Brighton, visto che De Zerbi è l’osservato speciale numero uno per quello che sta facendo in Premier. Ma anche se siamo lontanissimi da giugno, il nome di Zinedine Zidane riecheggia nel calciomercato.
Sogno proibito
È fermo da tre anni Zizou, da quando è tornato a Madrid per allenare il Real per il suo secondo ciclo: non leggendario (con tre Champions di fila) come il primo ma comunque vincente. Zidane è il sogno proibito di una nazionale africana in forte calo.
Dopo il fallimento in Coppa d’Africa, è arrivata inevitabile la separazione dal commissario tecnico Djamel Belmadi. Les Fennecs hanno clamorosamente chiuso all’ultimo posto un girone non irresistibile che comprendeva Angola, Burkina Faso e Mauritania. I nordafricani starebbero puntando proprio sulle origini algerine di Zizou per provare a rendere quel sogno, realtà. La chiamata c’è stata. Se son rose, fioriranno in estate.