“Voglio tornare in Nazionale”: non lo convocano da una vita | Spalletti non può credere all’annuncio
Luciano Spalletti alle prese con l’ambizioso piano Azzurro per Euro 2024. Ci potrebbe essere un clamoroso ritorno in Germania.
Ha fatto clamore, come sempre, Luciano Spalletti. Toni forti e ambiziosi nell’ultima intervista: sogna un’Italia che vince il secondo Europeo di fila, viatico necessario per dare l’assalto al Mondiale. È un commissario tecnico pigliatutto.
“Ho bisogno di far venire fuori una Nazionale forte, non mi accontento di nulla. Noi si va in Germania per vincere, non per partecipare. Lo richiede la nostra storia. Poi possiamo uscire anche subito, ma i discorsi che faccio alla squadra sono quelli che si aspettano tutti gli italiani”.
È uno Spalletti carico a pallettoni e per niente preoccupate dalle condizioni tutt’altro che top di Azzurri come Chiesa, Zaniolo, Scamacca, Raspadori, Locatelli e Bonaventura, molto utilizzati durante le Qualifiers continentali: “Alla squadra vanno date certezze e motivazioni, non scuse e alibi. Non ci manca niente per competere con i migliori – continua – le difficoltà le osservo, ma in Nazionale alcuni cambiano compiti e rendimento”.
Idee chiare per la kermesse tedesca, in programma dal 14 giugno al 14 giugno. A partire dal sistema di gioco un 3-4-2-1 per tentare di mettere più a proprio agio alcuni Azzurri, ma mantenendo sempre una propensione offensiva, in perfetto stile Spalletti, tanto l’importante è sempre l’equilibrio.
Un’Italia con il giusto mix
Idee chiare, dunque. Ma niente è già stabilito a priori e a prescindere. Spalletti lo dice chiaramente: “Buongiorno è fortissimo, Bellanova una forza della natura, Calafiori è pronto, Fabbian una sorpresa, Gaetano ora gioca, Folorunsho una belva e poi Cambiaso, Baldanzi, Lucca, Carnesecchi, Di Gregorio, Provedel.
Da qui la grande possibilità di attingere, senza chiudere nessuna porta in faccia a nessuno. “Nella rosa ci possono essere petali nuovi. La lista è di 23 ma ne porterò in pre-convocazione 4 o 6 di più”.
Un gradito ritorno
C’è chi sogna il ritorno in Nazionale e sta facendo di tutto per essere preso in considerazione. Non è più un giovincello ma può garantire quell’esperienza necessaria per certi appuntamenti dove non si può sbagliare nulla.
“So quali sono le mie forze e i miei difetti”. Così parlò Alessandro Florenzi alla vigilia della sconfitta ininfluente di Rennes in Europa League. “La mia continuità è data dal lavoro quotidiano, devo continuare così per il Milan in primis, poi se dovesse arrivare la convocazione in Nazionale ne sarei felice”. Un altro nome da segnarsi nella lista dei papabili convocati di Spalletti per Euro 2024.