Serie A

Voglia, carattere e un Ibra stellare: il Milan sbanca Udine per 2-1

Un 2-1 fondamentale, per altri 3 punti agguantati proprio nel finale, quando l’1-1 sembrava ormai scritto. I rossoneri mantengono la vetta della classifica, grazie ai 16 punti conquistati, frutto di 5 vittorie e un pari. Un Milan forse sotto tono rispetto alle ultime partite, ma che si dimostra deciso come non accadeva da anni, ma soprattutto con la consapevolezza dei tempi migliori. Un match alle 12.30, orario spesso indigesto ai rossoneri, e anche nel match di oggi qualche difficoltà si è vista.

I rossoneri però partono forte, meglio di altre sfide nell’ora di pranzo, e al 18’ è già 1-0: assist di Ibra per Kessie, tiro potente dal limite e palla sotto la traversa. La gara si fa così subito in discesa. I rossoneri controllano bene la gara, anche se poco dopo la rete del vantaggio una brutta palla persa da Kessie a centrocampo rischia di portare l’Udinese al pareggio. Per fortuna di Kessie e compagni l’azione termine con un nulla di fatto.

Risultato confermato all’intervallo, ma ad inizio ripresa arriva il pareggio friulano. E’ il minuto 48’ quando Romagnoli provoca un calcio di rigore con un intervento da dietro, ma il rossonero tocca prima il pallone. Nulla da eccepire per il VAR (anche oggi stranamente inutilizzato) e rigore confermato: sul dischetto va De Paul che batte Donnarumma e fa 1-1. Il match si complica per i ragazzi di Pioli, che faticano a trovare spazi in avanti e soffrono sulle avanzate friulane, complice anche un Hernandez in ennesima non esaltante giornata.

Grazie ai cambi però la squadra avanza il baricentro, e dopo i primi (faticosi) venti minuti di ripresa il Milan mette al palo l’Udinese. Il punteggio sembra resistere, nonostante tutto, ma c’è da fare i conti col solito Ibrahimovic, che al minuto 83’ compie l’ennesima magia: palla che rimbalza in area, e lo svedese con una fantastica rovesciata mette la palla alle spalle di Musso, per il definitivo 2-1. Una rete molto simile a quella che segnò nel successo contro la Fiorentina nella stagione 2010/2011, proprio quella, guarda caso, dell’ultimo scudetto rossonero. Segnali? Chissà…

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Published by
Marco Varini