Dusan Vlahovic, un futuro da scrivere con la ‘profezia’ di Prandelli

Vlahovic, Fiorentina

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

È un momento magico per Dusan Vlahovic, il centravanti della Fiorentina. Tra due settimane, il bomber di Belgrado compirà 21 anni ma, questa stagione, lo sta già portando all’ascesa, agli occhi del calcio italiano. 6 gol in 16 partite di Serie A, Vlahovic ha già eguagliato il suo record personale della scorsa stagione, tuttavia, mancano ancora 21 giornate al termine di quella attuale  Fisico, eleganza, destrezza, senso del movimento, potenza e agilità. Il giovane prodotto del vivaio viola, può annoverare tutte le caratteristiche del vero centravanti moderno. La Fiorentina ha avuto fiducia in lui. Lui stesso è stato bravo ad oscurare tutti i possibili centravanti che, negli anni, erano stati chiamati a favorire il suo percorso di crescita. La Fiorentina aspettava il momento, Vlahovic se lo è ritagliato con il suo talento.

Il giocatore, inevitabilmente, inizia a far gola ai top club ma il suo futuro è sempre più a tinte viola. Dalla aspre critiche, di chi non lo considerava all’altezza, alla rinascita fino a diventare il capocannoniere stagionale dei viola. Non è riuscito Kouamé a scalzarlo, men che meno Patrick Cutrone, con pedigree che, all’apparenza, sembravano più credibili di quello del serbo. Dusan Vlahovic ha appena iniziato e, adesso, non vuole fermarsi. La Fiorentina è già al lavoro con gli agenti, per costruire un futuro insieme, sempre più viola, sempre più nel suo nome.

L’onorevole investitura profetica di Prandelli

Non ha dubbi Prandelli. Il ragazzo si farà. Prima della sfida contro la Lazio, il tecnico aveva detto chiaramente: “Andrà in doppia cifra”. I cinque gol, nelle ultime sei partite, hanno alzato ancora di più l’asticella del suo magic moment. A margine della sfida di Coppa Italia contro l’Inter, il tecnico viola ha lanciato una sorta di profezia: “A 20 anni, pochi giocatori hanno bruciato le tappe come lui, ricordo forse solo Adriano. Bisogna però mantenere equilibrio”. Un paragone nobile, con quello che è stato uno dei craque della Serie A e del calcio europeo, distrutto solo dagli eccessi personali. Prandelli vede un campione e lo vuole coltivare, fino a diventarne il Pigmalione, lui che di centravanti fenomenali ne ha già formati e lanciati, come Alberto Gilardino ai tempi del Parma. Prandelli invoca equilibrio ma, al tempo stesso, non nasconde di ritenere Vlahovic un campione indiscusso. Il paragone è di quelli onorevoli ma, al tempo, stesso che impone responsabilità. Perché se esiste immagine di un fenomeno che, malauguratamente, si è rovinato con le proprie mani, Adriano è l’esempio perfetto. Che Vlahovic si ispiri solo al talento del brasiliano.