Vicenza, le prime parole di Balzaretti da direttore sportivo

Vicenza, le prime parole di Balzaretti da direttore sportivo

(Photo by Paolo Bruno/Getty Images)

Federico Balzaretti si è presentato in conferenza stampa agli addetti ai lavori e ai suoi nuovi tifosi: “E’ un momento per me importantissimo, per la mia carriera, per il mio percorso, aspettavo un’occasione così importante, una piazza così ambiziosa, una storia calcistica di grande livello. Il Vicenza ha scritto pagine importanti della storia del calcio, è quindi per me una gioia ed emozione essere qui.
Ringrazio la proprietà per questa opportunità, per avermi scelto, so di avere questa responsabilità grande, so che il momento non è facile ma vengo con carica ed entusiasmo, con una passione e una voglia straordinaria che cercherò di mettere a disposizione di tutti: dell’ambiente, del mister, dei ragazzi soprattutto, questo è quello che voglio dare e voglio portare.
Le mie esperienze calcistiche le conoscete, ho concluso la carriera da giocatore nell’agosto 2015 e il giorno dopo la mia conferenza stampa d’addio, avevo già iniziato nel mio ruolo di responsabile dei giocatori in prestito all’interno della direzione sportiva dell’AS Roma, nella quale ho avuto la fortuna di lavorare per quattro anni a fianco di tre grandissimi direttori sportivi: Walter Sabatini, Frederic Massara che è l’attuale direttore sportivo del Milan e il direttore Monchi, il quale ha scritto a Siviglia pagine importantissime. Ho lavorato poi a fianco del direttore come vice, nella stagione 17-18, ho avuto un percorso formativo in una piazza estremamente difficile, estremamente importante. Per tutto quello che riguarda pressioni, ambiente e difficoltà che ci possono essere, penso che Roma non possa che essere la palestra migliore. Sto frequentando un master Uefa a livello internazionale, sono allenatore Uefa B e Uefa A, sono qui in questo momento e credo di aver fatto tutto quello che un ex calciatore debba fare, ovvero studiare, prepararsi, perché l’esperienza calcistica non può bastare e poi ora mi metto ancora più in discussione venendo in una piazza così importante”

Sulle questioni di campo: “Mercato? In questo momento vogliamo concentrarci sulla squadra, voglio conoscerli, gli ho visti all’opera, ma la visione esterna non è mai quella interna, per cui in questi due mesi voglio concentrarmi sulla squadra, sui giocatori, tirando fuori da loro tutto quello che è possibile tirare fuori, perché la situazione non è delle più facili.
Dovremo lavorare in maniera parallela, quindi saranno due mesi molto importanti e capiremo le eventuali strategie da attuare a gennaio. Magalini? Non l’ho ancora chiamato, ma assolutamente lo farò, anche per confrontarmi con lui, in queste poche ore mi sono concentrato sul conoscere le persone che lavorano qui all’interno, ma ci sarà assolutamente un momento.
Brocchi? Quando ero responsabile dei prestiti alla Roma, avevamo dei ragazzi al Brescia, per cui ci parlavamo spesso e andavo spesso lì, ho potuto vedere com’era il suo modo di lavorare. Lui ha bisogno di tutto il sostegno.
Strategie? La cosa importante è creare un’identità importante, che vada di pari passo con quella che è l’ambizione della presidenza, secondo me inoltre occorre rispettare il tessuto sociale, quindi mi piacerebbe molto creare un’identità che possa essere locale, perché questo è un territorio dove talenti ce ne sono ce ne sono tanti, possono essere super forti sul territorio e poi dopo chiaramente sì, dobbiamo tenere un occhio a quelle che sono le dinamiche di mercato sia italiane che estere. Sono un ragazzo con un’apertura mentale importante, il lavoro che ho fatto in direzione sportiva alla Roma mi ha portato ad avere tanti contatti anche all’estero. Vorrei creare una squadra che possa essere un patrimonio per il club e sono molto contento di trovare una persona con cui ho lavorato alla Roma per quattro anni, ovvero Francesco Vallone, per cui ci sono tutti i presupposti per fare un lavoro importante, un lavoro che non possa essere soltanto di oggi ma che possa essere anche per un progetto più a lungo termine.
Il valore attuale? La squadra sta rendendo meno di quanto può rendere, ha dei valori diversi, credo fortemente in questi ragazzi e questo è un messaggio che deve passare forte, perché i ragazzi sembrano mancare di un po’ di fiducia in loro stessi e senza dubbio devo avere su di loro un impatto a livello di autostima, a livello di energia, a livello di passione. In questo momento è quello l’intervento principale, ci deve essere sicuramente un’inversione di tendenza. Sarà ancora più bello, sarà più divertente e sarà ancora più emozionante, toglierci delle soddisfazioni con questi ragazzi