Alla vigilia di Genk–Fiorentina, gara valida per il 1º turno di Conference League, il tecnico della Viola, Vincenzo Italiano, ha parlato in conferenza stampa. I gigliati si presentano al match d’esordio europeo gonfi nel petto per la vittoria in campionato contro l’Atalanta. Iniziare il torneo conquistando i primi 3 punti sarà un mantra per i toscani, reduci dalla finale persa contro il West Ham nella passata stagione.
Ai microfoni di Sky Sport, l’allenatore della Fiorentina, Vincenzo Italiano, ha esordito così: “Ripartiamo con la grandissima soddisfazione per aver superato il preliminare contro una squadra forte come il Rapid Vienna. Lo volevamo, ora inizia questo mini torneo dove dovremo fare punti e ottenere qualcosa di importanti iniziando da questa trasferta impegnativa e complicata“.
Sul Genk
“Ho visto che ce ne sono tantissime di livello molto alto. Accettiamo questo sorteggio, le avversarie vanno sfidate con la massima attenzione. Lo scorso anno in alcune gare abbiamo sofferto e non per sottovalutazione ma perché non conoscevamo fino in fondo. Dobbiamo approcciare nella maniera corretta e fare subito punti: lo scorso anno per la differenza reti abbiamo dovuto fare il playoff. Cominciamo domani, contro una squadra molto temibile“.
Sul ruolo del portiere
“L’anno scorso facevamo questo giochino che il portiere lo dicevamo. Quest’anno cambiamo, dato che abbiamo perso la finale. Siamo indecisi, abbiamo un nuovo preparatore dei portieri e non sappiamo se far giocare uno in campionato e l’altro in coppa. Domani vediamo. Christensen è un ragazzo giovane, di grande prospettiva. Arriva da metodi e filosofie diversi da quanto chiediamo, ma ha voglia di mettersi in mostra“.
Su Nzola e Beltran
“Penso che Nzola debba stare tranquillo. Deve mettere in mostra le sue qualità, che sono l’attaccare la profondità con costanza, far giocare bene la squadra proteggendo palla e cercando di essere boa offensiva. Chiaro, sono attaccanti e vivono per il gol: non avendolo trovato possono soffrire, ma siamo all’inizio. Sono convinto che i gol arriveranno per entrambi: Nzola ha tutta la nostra stima e fiducia. Beltran ha caratteristiche molto diverse dalle sue, è rapido e forse tecnicamente nello stretto è più abile. Noi sul ruolo di trequartista o seconda punta stiamo mettendo un centrocampista come Bonaventura: deve sì riempire l’area e dare soluzioni offensive, ma soprattutto lavorare concretamente in fase di riconquista della palla. E credo che continueremo su questa strada. Ci saranno momenti in cui useremo certe strategie, ma ad oggi questo centrocampista offensivo ci dà equilibrio e permette di esprimerci bene“.
Sulla crescita
“Quest’anno, come lo scorso, per molti sarà comunque un debutto in una competizione europea. Ma anche il dover sostenere tre gare a settimana. Bisogna abituarsi, prendere il ritmo e capire bene i possibili tempi di recupero. Bello però essere in Europa, l’abbiamo voluto fortemente anche quest’anno e vogliamo ben figurare. Lo scorso di errori ne abbiam fatti, tanti, però avevamo sempre avuto la forza di reagire e siamo arrivati addirittura in finale. Lì potevamo essere molto più attenti, avevamo fatto una grande partita e pochissimi errori non ci hanno permesso di gioire. Il cammino però è stato entusiasmante, andare avanti è un nostro obiettivo anche in questo anno. Vogliamo vincere tante partite, iniziando dal girone. Mi auguro che qualcosa ci sia rimasto“.
Ancora sul Genk
“Loro giocano molto bene, hanno grande velocità davanti, sono molto pericolosi, che ha grande valore, pressano alto, con foga. Li abbiamo studiati in questi giorni, hanno grande aggressività che preferisce sempre uscire col palleggio, quindi giocando in casa loro ce li immaginiamo così”.
Sugli indisponibili
“Non pensavamo di non avere a disposizione Jack, ci sono altri che non riescono a smaltire al cento per cento alcune botte e contusioni, dovremo dunque fare tutta una serie di valutazioni pensando che poi rigiochiamo a Udine. Dovremo quindi cambiare qualcosa, e domani dovremo essere al top perché loro vanno forte, quindi metteremo chi sta soprattutto bene. Abbiamo visto che se non giochiamo al massimo facciamo brutta figura“.
Su Infantino trequartista
“Può giostrare in quella zona di campo. Penso che sia lì dove può esprimersi nel miglior modo, la trequarti gli piace. Ha un mancino educatissimo, dinamismo e forza nelle gambe“.
Su Kayode
“Ha esordito benissimo a Marassi, poi si è fermato per qualche giorno ed è rientrato. È in competizione con Dodo e se la giocherà, è un ragazzo giovane che ha un grande futuro secondo me, ma è al primo anno in pianta stabile tra i grandi“.
Su Ikoné
“Da ieri è rientrato in gruppo, oggi ha fatto qualcosina. Sembra che il problema sia risolto, dalla prossima settimana sarà in gruppo sperando che non abbia più ricadute. Sapete la stima che ho per Ikoné e quanto è importante, non vedo l’ora che sia al massimo e rientri nelle rotazioni“.
Su Maxime Lopez
“Sta bene. È in condizione, al Sassuolo stava giocando: peccato per le due giornate di squalifica, ma ha avuto modo di allenarsi e conoscere bene tutto il mondo Fiorentina che lo circonda. È uno molto simile a Arthur, hanno caratteristiche volute e ricercate, personalità e dimestichezza nel gestire la palla. Da domani sarà a disposizione, vediamo se all’inizio o in corsa“.