Verso Euro 2020: Svezia, quanto pesa rinunciare a Ibra

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La Svezia si accinge ad affrontare Euro 2020 con ambizione e speranze nonostante il tanto atteso ritorno in nazionale di Zlatan Ibrahimovic sia stato bloccato dal suo ultimo recente infortunio. È inutile negare quindi che questa assenza priva il C.t. Janne Andersson del suo uomo più celebre e affermato, con tutto il carisma che si sarebbe portato con sé.

IL CAMMINO VERSO EURO 2020

La qualificazione della Svezia a questi Europei è stata piuttosto confortevole, considerando che l’unica sconfitta è arrivata per mano della Spagna, capolista del girone proprio davanti alla Svezia. Un percorso agevole in un girone comunque abbordabile che è stato poi seguito da prestazioni più altalenanti che hanno determinato la retrocessione dal proprio gruppo di Nations League. L’avvio delle qualificazioni mondiali è stato invece positivo con tre vittorie su tre.

LA STORIA RECENTE E IL PALMARES

Ad esclusione di una semifinale ad Euro 92, quando la Svezia fu paese ospitante, la nazionale gialloblu non ha mai fatto registrare risultati che facessero gridare al miracolo nella massima competizione continentale per nazioni, spesso fallendo la qualificazione alle fasi ad eliminazione diretta. Ottimo invece il rapporto con i Mondiali, nei quali la Svezia si è spesso trasformata nella sorpresa inattesa come in occasione del terzo posto raggiunto nel ‘94.

I GIOCATORI

La rosa attuale della Svezia possiede una buona qualità media e profondità, considerando l’alto numero di giocatori affermati militanti in club di medio cabotaggio un po’ in tutta Europa. Diversi sono i giovani di belle speranze che si stanno facendo largo nei propri club come lo juventino Kulusevski o il centrocampista del Bologna Svanberg, i due volti, insieme al doriano Ekdal, che provengono dalla Serie A. Giocatori da tenere d’occhio sono anche l’attaccante Isak della Real Sociedad e il centrocampista offensivo Forsberg, punto fermo della Svezia.

IL GIRONE E

La Svezia ha legittime possibilità di qualificarsi in un girone nel quale ritrova la Spagna ma che prevede la presenza di altre due squadre sulla carta non imbattibili come Slovacchia e Polonia. La Spagna sarà anche la prima avversaria nella sfida del 14 giugno a Siviglia. Successivamente la Svezia si sposterà a San Pietroburgo per affrontare la Slovacchia e la Polonia, rispettivamente il 18 e il 23 giugno. Ancora una volta senza il proprio condottiero, la Svezia dovrà chiedere il massimo al suo collettivo per spingersi più avanti possibile.