Verona, Tudor: “Mi spaventa Mourinho. Domani non voglio prendere gol”
Nella città degli innamorati non è scattata la scintilla tra il Verona e Di Francesco, che hanno deciso di dirsi addio dopo essersi frequentati per qualche mese. Il club gialloblù aveva chiamato l’allenatore pescarese per colmare il vuoto creatosi nel cuore dei tifosi dopo il divorzio con Juric. Il tempo di tre partite, in cui non è arrivato neanche un punto, e la società “l’ha mandato al prato”, come direbbe Allegri. Da qualche giorno il Verona ha iniziato una nuova relazione con l’ex vice di Andrea Pirlo, Tudor, che, come gara di esordio, si troverà davanti una Roma ingorda, a punteggio pieno. Vediamo dunque le dichiarazioni del neoallenatore.
#Tudor: "Roma molto forte, Mourinho ha fatto la storia del calcio, ma a noi non mancano le motivazioni" / VIDEO#HVFChttps://t.co/0vu0acD0b9
— Hellas Verona FC (@HellasVeronaFC) September 18, 2021
“La Roma è in forma, ha un allenatore che ha fatto la storia del calcio. Noi l’abbiamo preparata al meglio possibile: abbiamo avuto due allenamenti, oggi c’è la rifinitura. Ci prepariamo al meglio su tutto. La squadra ha lavorato bene, ho visto voglia di fare, domani ci saranno grandi motivazioni. Giochiamo nel nostro stadio, non si vince da tanto… Vogliamo fare bene, una prestazione giusta, con cose concrete, senza distrazioni. Vogliamo fare le cose che abbiamo provato, poi il risultato lo vedremo”.
“La Roma ha giocatori forti, è in un buon momento. È sempre bello giocare contro queste squadre. C’è da lavorare su ogni aspetto, bisogna crescere, ma io ho visto bene i ragazzi e non vedo l’ora che arrivi la partita. Siamo fiduciosi”.
“Barak? L’ho trovato benissimo, com’è giusto che sia. Ha fatto cose molto buone, è stato un punto di forza di questa squadra. È un grande lavoratore, sono sicuro che farà una bella stagione”.
“Vorrei evitare di prendere gol, così un punto lo porti già a casa. Domani, inoltre, non ci saranno Veloso, Frabotta e Ruegg; gli altri sono tutti a disposizione”.
“Cosa mi preoccupa di più degli avversari? L’allenatore. Poi ha giocatori forti: anche chi sta in panchina farebbe comodo a qualsiasi squadra di A. Siamo concentrati su noi stessi: rispettiamo gli avversari, ma vogliamo giocarcela”.