Verona-Sassuolo 2-3, decolla con successo la squadra di Dionisi
L’effetto Mancini si vede anche in campionato. Dopo una prima mezz’ora in cui il Verona ha comandato il gioco, Raspadori si carica sulle spalle la squadra e con un bel gol taglia le gambe ai padroni di casa. La precisione non è protagonista in tante scelte offensive gialloblù e ne hanno pagato il prezzo. Il Sassuolo non è stato perfetto, spesso non è riuscito ad uscire dall’area perché, almeno da questa prima partita, Dionisi sembra non volere usufruire di Consigli per creare superiorità numerica e uscire dal pressing avversario. Ma poco importa, siamo al 21 di agosto, ci sarà tempo per migliorare. Del resto, lo diceva anche il Maestro della piattaforma rossa: “La perfezione non è il nostro obiettivo, è la nostra tendenza”.
Primo tempo
Giusto il tempo che l’arbitro Volpi fischi l’inizio del match e già il Sassuolo comincia a pressare la difesa gialloblù che perde palla: Boga prova un tiro dalla distanza ma finisce largo di molto. Pressing da una sponda all’altra: il Verona aggredisce subito la difesa neroverde per evitare la costruzione dal basso. La tattica è quella giusta: recuperata palla nella trequarti, Barak tenta il tiro dalla parte destra del campo ma Consigli la mette in calcio d’angolo. Bello schema su calcio d’angolo del Verona al settimo minuto: cross di Veloso che indirizza il pallone al limite dell’area di rigore dove arriva Lazovic che di prima spara alto il pallone. Frattesi, dopo tanta gavetta, si mette subito in mostra: azione tutta personale da metà campo, tiro da 25 metri ma il portiere gialloblù devia e si fa trovare pronto anche sul tap-in di Raspadori. Il primo giallo della partita se lo aggiudica Maxime Lopez al ventiduesimo: fallo duro su Zaccagni che cade a terra dolorante. La miglior occasione per il Verona arriva dopo ventiquattro minuti: Barak fa da sponda per l’inserimento di Casale che trova in mezzo all’area di rigore Zaccagni, il quale accarezza la traversa con il pallone. Sfortunati i padroni di casa: il dieci gialloblù entra in area, la butta al centro dove c’è Kalinic, il quale di testa prende in pieno la traversa. Opinione dopo mezz’ora di gioco: era da tempo che non si vede il Sassuolo soffrire così tanto nella costruzione dal basso. L’assenza di Locatelli e Traoré pesa. L’Hellas, dal canto suo, chiude spesso tutte le opzioni di passaggio agli ospiti, ai quali rimane solo un’arma: il lancio lungo. Un’arma che, paradossalmente, risulta efficace. Troppo sbilanciato in avanti il Verona e, da un lancio lungo di Djuricic, si fa imbucare da Raspadori, il quale controlla in maniera egregia e sotto porta non sbaglia. Sassuolo in avanti per 0 a 1 al 32’. Dieci minuti terrificanti per i gialloblù che, dopo il gol inaspettato, rimangono in dieci: pestone di Veloso, già ammonito, ai danni di Djuricic, che rimane a terra. Volpi, dopo qualche dubbio, estrae il secondo giallo e manda il centrocampista portoghese sotto la doccia. I gialloblù chiudono il primo tempo in svantaggio e con un uomo in meno.
Secondo tempo
Il nuovo entrato Cancellieri al posto di Kalinic si mette subito in mostra: il classe 2002 riparte palla al piede, filtrante per Zaccagni che prova a pareggiare con il destro, ma Consigli risponde presente. Raddoppia il Sassuolo al 51’: Djuricic al limite dell’area scambia con Caputo, che con l’esterno mette davanti alla porta il trequartista serbo, il quale, con freddezza, insacca la sfera. Adesso per il Verona la partita è diventata erta, serviranno quaranta minuti da ottimi alpinisti per scalare questa montagna. Occasione sprecata del Verona: vola Zaccagni sulla fascia sinistra e mette un buon pallone in mezzo, ma Di Carmine non riesce a metterci l’interno e sfiora l’1 a 2. Frattesi ancora protagonista: esce da una situazione al limite dell’area con un tunnel e lancia Djuricic, che con il destro non riesce a chiudere la partita. Calcio di rigore per il Verona al 70′: Zaccagni passa davanti a Toljan e viene messo giù da quest’ultimo in area di rigore. Sul dischetto va proprio il dieci gialloblù che spiazza Consigli e accorcia le distanze. Ancora protagonista Djuricic: tiro dal limite dell’area di rigore che finisce sulla gamba di Caputo. Cala il tris il Sassuolo al 77’: Traoré recupera palla su Dawidovic, uno-due con Boga e con il “tiraggir” scioglie ogni dubbio sull’esito della partita. Il Verona, però, è ancora in partita, 2 a 3 al 90’: Zaccagni fa una bella finta di corpo in area di rigore e con il destro mette dentro il gol della speranza. La quale muore dopo i sei minuti di recupero. I gialloblù non hanno più le gambe per tentare una tanto sognata rimonta.