Serie A

Verona-Roma, la conferenza stampa di Mourinho: “Azmoun non è una prima scelta”

Josè Mourinho ha parlato alla vigilia della seconda giornata di campionato contro l’Hellas Verona. Dichiarazioni cruciali sul mercato da parte dello Special One

La Roma ha tutta l’intenzione di recuperare al solo pareggio ottenuto contro la Salernitana nella prima di campionato (2-2). Ci si aspettava sicuramente meglio dai giallorossi all’esordio nella nuova stagione, ma non è bastata la doppietta del Gallo Belotti, alla quale ha risposto Candreva con un ulteriore doppietta. Domani la Roma tornerà in campo, lontana dall’Olimpico, e sfiderà l’Hellas Verona di Marco Baroni. Appuntamento alle ore 20.45. Una gara comunque da non sottovalutare, con i veneti che hanno vinto la prima di campionato contro l’Empoli. La gara l’ha presentata come di consueto José Mourinho alla vigilia del match. Il suo intervento in conferenza stampa.

Hellas Verona-Roma, parla Mourinho

Hellas Verona-Roma, la conferenza stampa di Mourinho (Getty Images) – calcioinpillole.com

José Mourinho ha innanzitutto parlato di un tema fondamentale, caldo e attuale quale il calciomercato: “Neanche Azmoun è ancora un nostro giocatore, faccio anche fatica a parlare di lui. Lui è a Roma, non so se abbia finito le visite o se ha firmato. Non lo vedo come un giocatore della Roma, figuriamoci Lukaku, che è un giocatore del Chelsea. Per non scappare dalla domanda posso dire che ci sono club in cui si scelgono i giocatori e quelli che arrivano sono delle prime scelte. Anche in Italia, ma soprattutto in Inghilterra, in cui si è liberi di definire il profilo di giocatore che si vuole. Noi siamo in una situazione diversa e quello che mi è stato proposto dal direttore è stato Azmoun. Non come mio attaccante, ma come uno dei miei attaccanti. Se la sua condizione è buona può aiutarci. Quando il direttore mi ha proposto lui mi ha detto che arriverà un altro e così mi fa felice. Se quest’altro sarà un attaccante di qualità avremo delle buone opzioni in attacco. Sono tranquillo e aspetto“.

Dopo le parole un pò polemiche sul mercato in attacco, Mourinho si è focalizzato sul match di domani sera: “Contro la Salernitana tanti tifosi hanno sofferto il caldo e molti non hanno aiutato la squadra. Se in tremila andranno a Verona vorrà dire che vorranno stare con la squadra. Loro hanno un allenatore molto bravo a cui piace giocare in un modo diverso rispetto al gioco con cui il Verona ha giocato negli ultimi anni”.

Lo Special One ha poi accennato ad alcuni singoli e alle loro condizioni:“Abbiamo recuperato Pellegrini e Dybala, ma perdiamo Renato Sanches che ha un piccolo problema fisico. Questa è la storia di Renato negli ultimi due anni, però se gioca senza infortuni è titolare nel PSG, non viene alla Roma in prestito. Anche Paulo lo abbiamo preso perché molti club avevano dubbi sulle sue condizioni. Siamo diventati specialisti ad allenare gente così. Cerchiamo di trarre il meglio da loro, per farli tornare al livello che hanno avuto. Questa è la nostra realtà. Le aspettative devono essere basse e la gente non deve pensare cose che non può pensare”.

Non solo mercato in entrata. Mourinho ha parlato delle cessioni: “Vediamo se non arriva l’Arabia Saudita. La nostra rosa può migliorare ma anche peggiorare: il rischio è lì ed è presente. Abbiamo solo quattro difensori centrali e tre esterni di destra. Abbiamo lavorato a volte con Celik, Cristante o Karsdorp che possono fare i terzi a destra. Se arriva qualcuno bene, altrimenti andiamo avanti così. Solbakken? Non ha giocato l’ultima ma domani sarà in panchina. Il campionato è lungo e tutti saranno utili”.

Infine, lo Special One si è concentrato sull’aspetto tattico nella sua gestione: centrocampo e cambio modulo. “Cristante e Paredes? I bravi giocatori possono sempre giocare insieme. L’allenatore deve trovare delle soluzioni, ma i giocatori bravi possono giocare insieme. Abbiamo provato qualcosa contro la Salernitana, quando Smalling è uscito e ha giocato Cristante in quella posizione. Bryan ha le qualità per entrare a centrocampo e definire una difesa a 4, con i terzi che giocano quasi con gli stessi meccanismi di un gioco a tre. In realtà stavamo giocando a quattro ed è una cosa che possiamo fare. Il giorno che non potremo avere Paulo magari potrà giocare Pellegrini o Aouar in posizione più avanzata. Non siamo una squadra veloce, ma giochiamo al nostro ritmo. Abbiamo perso la profondità di Zaniolo e la sua potenza fisica”.

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Published by
Gabriella Gaudiano