Verona, maturità e consapevolezza: un capolavoro nel segno dell’organizzazione

Verona, maturità e consapevolezza: un capolavoro nel segno dell’organizzazione

(Photo by ISABELLA BONOTTO/AFP via Getty Images)

Ancora una vittoria, la decima su 25 partite disputate in questo campionato dall’Hellas Verona: una vittoria ancora una volta convincente e a tratti maturata con una tranquillità davvero strabiliante.

L’Hellas vince ancora, ma senza sorprendere più nessuno

L’organizzazione, l’equilibrio e la compattezza della squadra di Juric ormai non sorprendono più nessuno, ciò che sbalordisce è il senso di esperienza e di maturità che emerge da una squadra estremamente giovane. Una squadra che in poco tempo si è riorganizzata dopo la perdita di diversi calciatori importanti che, facendo di necessità virtù, ha trovato nuovi attori principali.

Interpreti che alla fine però non fanno altro che far risaltare quello che è poi il vero ed unico protagonista: il gruppo. Un gruppo guidato da un allenatore preparato e con una grande voglia di rivincita dopo le brutte esperienze con Genoa e Crotone. Un tecnico che ha fatto baglio delle proprie esperienze e che ha saputo trasferirle in campo in maniera intelligente e ordinata, portando la propria squadra all’espressione consapevole di un gioco che in pochi possono garantire in Europa.

Un gioco condito dalla cura maniacale del dettaglio, da una forma fisica straordinaria e da uno spirito di sacrificio che caratterizza sempre tutti gli 11 calciatori presenti in campo.

La vittoria di ieri, contro un avversario abbordabile ma da non sottovalutare, conferma con il Verona sia maturato anche sotto questo aspetto. Una squadra che sa quando affondare e quando gestire, che sa quando non può assolutamente fare un passo falso. Una squadra che aveva i favori del pronostico e che li ha rispettati senza concedere neanche il beneficio del dubbio. Questo è accaduto ieri sera al vigorato in una partita che ha visto la supremazia assoluta degli scaligeri.

Una vittoria di squadra che ha dato però spazio alla rinascita di Faraoni, in grande forma e ritrovato pienamente nelle ultime uscite, e al gol di Lasagna, il nuovo centravanti di Juric. Un trionfo che porta con se fattori importanti in vista della prossima grande sfida, quella con il Milan: un match bello e tutt’altro che scontato.

Ivan Juric, allenatore del Verona, dopo la vittoria sul Crotone
(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)