Verona-Juventus, Allegri: “Alcaraz cresce. Domani Vlahovic…”

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Photo by Getty Images, calcioinpillole.com

Conferenza Stampa Allegri – Le parole del tecnico della Juventus alla vigilia del match di Serie A contro il Verona.

“Aver fatto un punto in tre partite non è un buon momento. Domani sappiamo che la trasferta è complicata, è un campo difficile, loro non stanno facendo male, anzi., stanno facendo un ottimo lavoro. Bisogna fare una bella partita e bisogna avere un atteggiamento migliore, non solo come prestazione ma come attenzione nei dettagli”. Queste le prime parole di Allegri nella conferenza stampa pre Hellas Verona (qui le probabili formazioni). Di seguito ecco tutte le parole del tecnico.

Verona-Juventus, la conferenza stampa di Allegri

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Sui possibili cambi tattici: “Continueremo così perché non sono tre risultati negativi a cambiare l’andamento della stagione. L’anno della vittoria a Firenze era diverso, eravamo a quattro punti di vantaggio e c’era bisogno di cambiare, ora no. Con l’Empoli siamo rimasti in 10, con l’Inter lo stesso. Le prestazioni sono in linea con quella che è stata fino ad ora la stagione della Juventus. Abbiamo pagato nei dettagli, non pupo prendere gol in casa su palla inattiva, o a Milano su una ripartenza. Sono stati dettagli che hanno fatto la differenza come in tutte le partite. Bisogna avere un atteggiamento di maggiore attenzione”.

Vlahovic-Chiesa: “Da valutare, Federico sta venendo da un periodo di alternamento tra allenamenti e non allenamenti, sta trovando una condizione migliore, ma domani dovrò valutare. Avremo quattro attaccanti, ci sono Vlahovic, Chiesa, Milik e Yildiz. Chi scende in campo dall’inizio e chi subentrerà dovrà avere un atteggiamento diverso. Bisogna fare di più sui dettagli”.

Stagione senza trofei? “Non è frustrante. Sono stato fortunato ad avere squadre importanti che mi hanno regalato questi trofei. Diciamo che le cose a seconda di come le vedi le dai un valore oppure un altro. La Juve non vince trofei da tre anni, ma c’è ancora la Coppa Italia in ballo, non ci hanno fatto giocare la Champions. Ora la società ha chiesto determinate cose e le stiamo portando avanti. La Juventus dal 2011, parlando di risultati sportivi, non è mai rimasta fuori dalla Champions. Ci sono state squadre che sono state anche sei sette anni senza giocarla. Non è scontato. Nonostante che la Juventus  abituata a vincer dei trofei, intanto si è sempre garantita la Champions. Ora bisogna rifarlo, mancano ancora tanti punti, e domani bisogna riprendere a fare punti da qui al 26 di maggio”.

La Juventus del futuro: “Bisogna fare un passo alla volta. Bisogna ottenere il massimo iniziando da domani e fare tesoro di quello che abbiamo buttato nelle ultime tre partite. Noi dobbiamo essere bravi a non far andare le cose al contrario. La rosa è giovane, con giocatori che stanno facendo esperienza, e poi ha dei dirigenti che faranno di tutto per rinforzare questa squadra”.

C’è stato un calo di attenzione nelle ultime partite? “Sono dettagli. Quando le cose vanno bene, c’è un calo di attenzione. Il primo responsabile sono io. Serve tenere l’attenzione alta”.

Sul futuro: “Ho sempre detto che ho ancora un anno di contratto, stiamo lavorando bene ed è importante arrivare in fondo con ottimi risultati”.

Sul miglioramento in costruzione: “Strigliate? Non servono. Un conto è il risultato, un altro la prestazione. Non è che la prestazione contro l’Udinese è stata peggiore, poi il risultato condiziona il giudizio, ed è giusto così. Noi analizziamo quella che è la prestazione, altrimenti ci facciamo travolgere dagli eventi, serve mantenere l’equilibrio. Nel dettaglio della palla inattiva abbiamo peccato. Bisogna rimettere attenzione in quelli che sono i dettagli”.

Chiesa e Yildiz possono giocare assieme? “Lavoriamo tutti i giorno, perché più giocatori offensivi e di qualità riesco a mettere in campo e meglio è. Poi c’è la condizione, e c’è da metterli in campo. Va valutato il momento. Chiesa sarà importante da qui alla fine, Yildiz anche. Tutti assieme bisogna riprendere già da domani a mettere più attenzione”.

Come ha lavorato questa settimana dal punto psicologico? “Più parliamo e meno facciamo. Ora c’è più da fare. Abbiamo analizzato le ultime tre partite e gli ho detto della prestazione e dell’attenzione nei dettagli. Bisogna mettersi alla pari degli altri e a correre più degli altri”.

Su Alcaraz e Djalò: “Alcaraz è un giocatore bravo che sta crescendo e ha una capacità di apprendimento molto veloce. Lunedì non l’ho fatto entrare per la situazione ma sono contento di quello che sta facendo. Djalò viene da un infortunio e sta crescendo, magari avrà possibilità anche lui di rendersi utile da qui alla fine”.

Su Conte: “Non so dove andrà ad allenare, sicuramente Antonio è un grande allenatore. Credo che prima di pensare a queste cose la più importante è arrivare domani nella migliore condizione, e centrare l’obiettivo di giocare la Champions la prossima stagione, poi ci sarà una bella semifinale di Coppa Italia contro la Lazio”.