Verona, Juric: “Pandur spero continui così, a Silvestri auguro il meglio”

Verona, Juric: “Pandur spero continui così, a Silvestri auguro il meglio”

Photo: Imago

L’allenatore del Verona, Ivan Juric, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Crotone. Una vittoria manca da più di un mese in campionato: sarebbe fondamentale  riportare a casa i 3 punti. Il tecnico ha annunciato qualche scelta tattica di formazione ed inoltre ha trattato la questione Silvestri, con parole che sanno d’addio per il portiere gialloblù.

La conferenza stampa di Juric

Su Pandur – “Spero continui così, abbiamo un grande allenatore dei portieri, che ha fatto un grande lavoro con Marco in questi due anni. Sui portieri ho sempre lasciato molte responsabilità al responsabile dei portieri. È straconvinto che possa diventare un ottimo portiere: la cosa importante nella costruzione dei giocatori è come si allenano, come si curano, come accettano gli errori. Lui arriva per primo e va via per ultimo, l’altro giorno ha dato una sensazione molto positiva. Vediamo in queste partite se darà continuità alle prestazioni. Dopo queste partite faranno valutazioni su Ivor: se sarà già pronto e se si dovrà avere più pazienza”.

Futuro lontano da Verona per Silvestri – “Gli auguro il meglio perché se lo merita”.

Su Kalinic – “Ci fa giocare veramente bene, ha fatto un’ottima prestazione. Lui e Lasagna hanno fatto meglio rispetto a Udine”.

Su Ruegg – “È il mio unico rammarico. Ha giocato meno, ma per merito di Faraoni”.

Su Di Marco – “Mi toglie il sonno lavorare per le altre società. Non aveva mai giocato, abbiamo lavorato tanto su di lui, perderlo per poco o niente com’è successo con Pessina a me dispiace. Farlo giocare terzo è stata un po’ una pazzia, ha fatto anche i suoi errori all’inizio. L’azione del gol dell’altro giorno parte da lui. Quando fa bene la fase difensiva come terzo di porta tanta qualità, tanta superiorità numerica, tante scelte. Non può giocare quando trova attaccanti di stazza, che vanno dalla sua parte. Fede ci ha salvato, ci ha dato tantissimo. Poi l’altro giorno mi ha insultato, quando ha fatto gol ha tirato fuori il carattere. Quindi bene così”.

Su Cetin – “Perchè ha giocato poco? È una mia scelta tecnica. È un ragazzo fantastico, si allena bene, ma in quel ruolo ho tanti giocatori. È stato penalizzato da questa scelta tecnica”.

Le assenze – “Quest’anno abbiamo avuto pochissimo certi giocatori: Kalinic, Veloso, Benassi, Vieira, pezzi che potevano essere importanti”.

Sul futuro – “Io, come l’anno scorso, voglio parlare con la società: in questo momento non l’abbiamo ancora fatto. È passato molto tempo, e il tempo per parlare di questi argomenti c’era. Quella sera eravamo a cena e abbiamo parlato di tutto, sicuramente non di pianificazione”.

Sulla dirigenza – “L’importante è essere chiari. Io alleno, poi posso dare dei consigli, ma le idee non partono da me. Io poi mi sono creato il film: che con il lavoro, con i miglioramenti, potessimo raggiungere questo grande sogno, che è l’Europa. Oggi è l’anniversario dello Scudetto, e il mio sogno era porta l’Hellas in Europa. Sono in grande difficoltà sulle domande sul futuro”.