Verona, Juric contro Pradé: “Ci ha mancato di rispetto, chieda scusa”
L’Hellas Verona domani apre la tredicesima giornata di Serie A, nella gara del Franchi contro la Fiorentina. Gli scaligeri vogliono riscattare il ko interno maturato nel turno infrasettimanale contro la Samp.
Queste le dichiarazioni del tecnico Ivan Juric nella solita conferenza stampa della vigilia.
“Contro la Sampdoria non eravamo stanchi, abbiamo dato il massimo e gli altri hanno prevalso. Non so quanto abbiamo recuperato, oggi faremo un allenamento e andremo più sulle sensazioni. Non è facile così, speri di recuperare mentalmente e fisicamente: mi auguro nessuno si faccia male, perché i nostri motori non sono quelli delle grandi squadre. Dobbiamo sempre andare oltre il limite e qualcuno regge, qualcun altro meno. Spero di far bene e che la squadra si esprima bene“.
Sui singoli. “Magnani è un giocatore che quando fa una partita a livelli ottimali ha poi bisogno di recuperare. Con la Samp non ha giocato perché non era in grado di giocare. Adesso spero stia meglio e che sia a disposizione. Lazovic ha avuto tante problematiche. Questi sono ragazzi, non macchine: deve avere grande fiducia in se stesso. Gunter ha riassaporato il campo: per noi è un giocatore importantissimo. Tameze è una mezzala offensiva, potrebbe giocare di nuovo in attacco perchè si è fermato ancora Di Carmine. Lì davanti ci è rimasto davvero poco“.
Sulle critiche ricevute. “Il calcio è chiaro, mica dico che abbiamo giocato bene. Abbiamo giocato male, dopo il vantaggio loro hanno legittimato. Penso di essere stato sempre coerente: ai tifosi e a voi non è chiaro. Abbiamo giocato male ed è normale non essere felici. Poi che io abbia tutto chiaro e qualcuno no, è un problema loro. Se, con tutte le problematiche che abbiamo avuto, ci salviamo, facciamo un risultato strepitoso. E questo non esclude niente, ma finora i ragazzi hanno fatto meglio dell’anno scorso come potenzialità: io li devo abbracciare ogni mattina quando li vedo. Non è un problema criticare, quando si fa male si critica. L’importante è avere chiaro quale sia il punto di partenza. Bisogna essere realisti, con ottimismo, non illudersi. Non è questione di essere paraculo: quando affrontiamo le squadre che sono sotto di noi, se guardiamo come vengono fatte le cose, non siamo ai loro livelli. Questo significa che tutto deve sempre funzionare al massimo per competere con tutti. Non è come l’anno scorso: io non penso di aver mai ripetuto la stessa formazione“.
Infine, un attacco al ds della Fiorentina, Daniele Pradè, che qualche settimana fa aveva dubitato del valore del Verona:
“Gli altri non devono parlare della mia squadra: è una mancanza di rispetto, e come minimo deve chiedere scusa a me e alla mia società. In secondo luogo, non è vero: i giocatori che abbiamo venduto sono cresciuti tantissimo, e possono fare bene nelle squadre in cui sono arrivati. Penso che chi ha preso i giocatori che avevamo lo scorso anno abbia fatto un affare, perché sono giocatori forti“.