Verona-Genoa, Gilardino: “Basta parlare del mio futuro. Ecco come stanno Retegui e Malinovskiy”
La conferenza stampa di Alberto Gilardino alla vigilia del match di campionato contro l’Hellas Verona. Focus cruciali dell’allenatore del Grifone.
Siamo alla vigilia di Hellas Verona-Genoa, match della 31esima giornata in programma domani, domenica 7 aprile, alle ore 18.00. Il Grifone di Alberto Gilardino è chiamato ad una prova importante, che potrebbe permettergli di ipotecare la salvezza. La vittoria, e dunque i 3 punti, contro i veneti, gli consentirebbero di portarsi a quota 38, solo due punti in meno rispetto all’obiettivo prefissato dalla società.
Gilardino, come di consueto, ha presentato in conferenza stampa la sfida, focalizzandosi sul tema infortunati e non tralasciando quello sul suo futuro, enormemente discusso nel recente periodo. Di seguito le sue dichiarazioni cruciali.
La conferenza di Gilardino
Alberto Gilardino ha innanzitutto illustrato la situazione in infermeria, dato che sono diversi i rossoblu fermi ai box per infortunio: “Matturro, Cittadini, Vitinha e Malinovskyi sono i giocatori assenti, compreso Retegui che si sta riprendendo dal problema alla caviglia. Vitinha mi auguro che anche lui possa recuperare prima del previsto mentre Malinovskyi ci auguriamo tutti possa rientrare prima della fine del campionato”.
L’allenatore si è in seguito concentrato sulla condizione degli attaccanti a disposizione per la gara di domani: “Ekuban, come anche Martin, è rientrato tre giorni fa, dovrò fare delle valutazioni. Ci sono Ankeye e Messias, con quest’ultimo che può ricoprire quel ruolo. Siamo un po’ in emergenza numerica ma confido in chi ci sarà a Verona dando fiducia a questo gruppo. E’ un gruppo che mi ha dimostrato di tirare fuori qualcosa di importante nelle difficoltà. Chi giocherà e chi subentrerà dovrà dare il massimo”.
Focus di Gilardino su Ankeye, attaccante che domani potrebbe fare il suo esordio da titolare in Serie A: “E’ un giocatore che ha fisicità e sicuramente progressione in campo aperto. Ha una buona destrezza nel primo controllo però è normale che questo è un campionato a lui sconosciuto. Ci vuole tempo ma questo tempo deve passare giocando perché ogni calciatore che arriva da un campionato nuovo deve crescere giocando e avendo sensazioni in campo. Cercherò già da domani e nelle prossime gare di dare un contributo di minutaggio a questo ragazzo anche in base a chi avrò a disposizione davanti”.
Gilardino, capitolo futuro: “Portarsi avanti sarebbe il top”
L’allenatore del Genoa sa che al momento il suo nome è molto discusso in ottica mercato. È probabilmente consapevole che in estate potrebbe fare il salto in una società di maggiore livello e blasone. Ha risposto così alle ultime indiscrezioni uscite sul suo conto: “Basta domande sul mio futuro perché poi ci si annoia a parlare e a sentirle. Con la società Genoa c’è un dialogo costante e ci siamo detti che quando ci saranno delle novità verranno comunicate. Ora ho talmente tante cose a cui pensare per il Genoa, per ogni singolo giocatore, per la squadra e per cercare ogni giorno di motivare i ragazzi, che le energie sono indirizzate solo verso questo unico obiettivo”
Ancora incalzato dai giornalisti sul tema futuro, Gilardino ha così concluso la conferenza: “Nell’ottica di un allenatore e di una società, portarsi avanti sarebbe il top. Io ho fatto un’intervista pochi giorni fa e credo che dal mio viso e dai miei occhi ci sia emozione quando parlo del Genoa e si veda quanto io sia affezionato e voglia bene a questo ambiente e a questi ragazzi. Ci saranno delle valutazioni, degli incontri con la società e ci saranno delle valutazioni da fare. Essendo un allenatore a scadenza, è normale che nel calcio italiano ci possano essere delle notizie come questa settimana fino a quando non ci sarà un punto netto sulla vicenda”.