Serie A

Hellas, Di Francesco: “Zaccagni capitano, scelto dai compagni”

Al termine della partita di ieri giocata contro la Sampdoria, l’allenatore dell’Hellas Verona, Eusebio Di Francesco, ha parlato tramite il sito ufficiale della preparazione estiva: “Sono contento di vedere in questa squadra la stessa mentalità vincente dello scorso anno, con quella voglia di osare e di andare a pressare alto gli avversari, alla ricerca della palla. Dobbiamo ovviamente migliorare su altre cose, ed il nostro unico pensiero in questo momento è lavorare per arrivare con la giusta determinazione agonistica ai prossimi impegni”.

Zaccagni con la fascia da capitano può diventare il simbolo del Verona? Ne sarei felicissimo, dargli la fascia è stata una scelta dei ragazzi, in nome della sua esperienza e dei suoi anni di militanza nel Verona. Ed è giusto così. Quello che a me interessa è che lui si metta a disposizione dei compagni come sta facendo in questo momento.

Cosa non ha funzionato sul gol di Murillo? Ho chiesto ai miei ragazzi di non schiacciarsi troppo verso la porta. Abbiamo commesso un errore, e la Sampdoria è stata brava a sfruttare l’occasione.

Come ho visto Kalinic? Da Nikola mi aspetto i gol, perché agli attaccanti chiedo di fare la differenza sotto porta. Ha però lavorato per la squadra, si è mosso bene e la sua condizione fisica sta migliorando.

La prestazioni di Veloso e Hongla? Mi è piaciuta la voglia con la quale hanno cercato alcune giocate. Miguel è un giocatore e un uomo di alto livello, ce lo teniamo stretto e siamo contenti di averlo con noi. Lo stesso vale per Hongla, che in questo momento sta cercando di mettere minuti nelle gambe.

A che punto è il mio Verona dopo questa partita? Arriviamo con facilità nella metà campo avversaria ma dobbiamo migliorare nella concretizzazione in zona gol. Ora ci aspetta il turno di Coppa Italia che vogliamo assolutamente superare.

Quanto è importante per noi un giocatore come Barak? Toni è impegnato a migliorare la sua condizione fisica. Stasera avrei voluto farlo giocare un quarto d’ora in più, ma per non rischiare ho preferito sostituirlo alla fine del primo tempo. E’ un giocatore intelligente, molto importante per noi e sono convinto che più andremo avanti e più vedremo il vero Barak”.

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Published by
Andrea Tommassini