Verona-Crotone 2-1, gli scaligeri agganciati al treno Europa
Verona-Crotone termina secondo i pronostici. Vincono gli scaligeri, 2-1, che indirizzano la partita già nel primo tempo. Quarantacinque minuti in cui gli uomini di Juric serrano le fila, dettano i ritmi e chiudono in vantaggio di due reti a zero. Nella seconda metà, gli uomini di Stroppa provano a riaprirla, e ci riescono, con il gol di Messias al 55′. Un’illusione, perché passano i minuti e si abbassano i ritmi, e i calabresi non trovano più, nonostante i cambi, la via del gol, sfiorato anzi dall’Hellas nel recupero.
Primo Tempo
Nel primo tempo di Verona-Crotone non c’è quasi partita. I calabresi tengono bene il campo, ma senza mai riuscire ad impensierire Silvestri. Passano i minuti, e la squadra di Juric alza i ritmi e prende in mano il pallino del gioco. I gialloblu alzano i ritmi e si fanno via via più pericolosi, fino a che, al 16′, trovano il pertugio giusto per scardinare le resistenze dei pitagorici. Barak serve nel corridoio centrale Kalinic, che calcia di prima e infila nell’angolo basso difeso da Cordaz. Il merito del Verona, dopo aver trovato il vantaggio, è quello di tenere alto il pressing, soffocando ogni velleità del Crotone.
Anzi, al 25′ è ancora il Verona a passare. L’azione si sviluppa sulla sinistra, palla tra i piedi di Dimarco, che dialoga con Zaccagni, entra in area e con un rasoterra imprendibile batte ancora Cordaz, sul secondo palo. La squadra di Stroppa continua a fare fatica in fase di impostazione, mentre l’Hellas tiene il pieno controllo della partita, fino alla fine del primo tempo, che si conclude senza grandi occasioni, né sussulti.
Secondo Tempo
Il secondo tempo di Verona-Crotone riprende con due cambi per i calabresi (Simy per Eduardo e Molina per Pereire) e uno per il Verona (Dawidovicz per Ceccherini). Il Crotone ritrova le distanze e la quadra, e riesce a cambiare volto a un match che sembrava già indirizzato. Al 55′ arriva la rete che riapre la partita: Reca sulla sinistra arriva sul fondo e mette la palla sul secondo palo, la raccoglie Pereira, che serve Rivière, la appoggia all’accorrente Messias che la gira alle spalle di Silvestri. L’inerzia non è più scaligera, anche se i calabresi, pur alzando i ritmi, non si rendono pericolosi. Al 63′ Juric richiama Magnani e Kalinic, al loro posto dentro Günter e Di Carmine.
Il Verona fatica in fase offensiva, non aiutata da ritmi che si fanno via via più blandi. Al 75′ esce Zaccagni, uno dei migliori, ma visibilmente stanco, al suo posto Colley. Anche Stroppa cambia, dentro Dragus, fuori Rivière, per cercare il pareggio nell’ultima parte di gara. Gli attacchi dei pitagorici non impensieriscono la difesa scaligera, e anzi alla fine è il Verona, con Di Carmine, a sfiorare il 3-1, evitato solo dalla traversa.