Il Venezia si prepara ad affrontare la sfida di domani alle 15:00 contro lo Spezia, valida per la 31ª giornata di Serie A. I lagunari sono in piena lotta salvezza, e a sfida contro i liguri sarà un crocevia fondamentale per la stagione di entrambe le compagini. Paolo Zanetti è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita di domani. Di seguito le sue parole riportate da TMW.
“Abbiamo recuperato praticamente tutti, vediamo ora i nazionali come stanno, qualcuno è arrivato ieri sera, qualcuno arriva oggi. Sono otto giocatori che non abbiamo avuto. Questi giocatori qua non hanno lavorato con noi, qualcuno ha giocato, altri no… ma l’aspetto generale lato infortuni almeno mi sento di dire che ci sono tutti”.
“Non lo so, adesso è in Argentina per la convalescenza e non ho idea di quando lo recupereremo”.
“All’andata è stata una gara equilibrata persa all’ultimo con un eurogol. Tra noi e loro non vedo grande differenza tecnica, lottiamo per lo stesso obiettivo, quindi vedo una gara aperta a qualunque risultato. Loro avranno il fattore in campo, ma anche noi avremo le nostre motivazioni. Sarà una gara tra due squadre che sanno cosa significa stare nei bassifondi. In questo momento hanno qualche punto in più di noi, frutto della vittoria nello scontro diretto e dei successi su Milan e Napoli. Noi però siamo ancora in corsa, l’occasione per tornare a ragionare in modo diverso c’è e la prima che abbiamo è domani, dunque dobbiamo dare il massimo”.
“So che per i giornalisti materiale come quello di Henry fornisce tanto da scrivere, ma a noi è bastato poco per aggiustare la cosa, sono cose che capitano in una squadra e in uno spogliatoio, ci siamo spiegati in pochi minuti. Ora guardiamo avanti, so quanta stima ho io di lui e lui stima me. Il fatto è che io non sarò in panchina e non avremo domani il nostro giocatore migliore in una partita importantissima, questo l’ho detto spesso, e per cartellini evitabili, quello il motivo della mia reazione. Mi vergogno di quanto ho detto non di quanto ho fatto, entrambi abbiamo sbagliato e siamo in debito con la squadra”.
“Le nostre, quelle che ci hanno portato ad avere un certo tipo di gioco che ci ha portato nel girone d’andata ad essere anche a +6 sulla zona retrocessione e che ci ha portato alla promozione. Le certezze sono quelle su cui è stata costruita la squadra, che sono arrivate dal mercato e che ho costruito io. Chiaramente quando si scende in zona retrocessione va tutto in discussione, ma abbiamo ancora le nostre certezze. Difficile preveder che gara sarà domani, ma lo Spezia sa giocare in contropiede, ha giocatori di gamba e con colpi, questo però non vuol dire che domani faranno questo tipo di partita. Dovremo saper leggere i momenti della gara e non dovremo regalare episodi. Contro la Sampdoria noi non siamo stati arrembanti ma nemmeno loro, era una partita nei primi venti minuti di studio, poi dopo spostando gli episodi dalla parte loro siamo andati sotto, ma fino a quel momento la gara era equilibrata. Infine dovremo essere capaci di sfruttare le palle gol oltre a non regalare”.
“È stato l’obiettivo di questi 15 giorni. Quando le cose non vanno bene si tende a guardare tutto nero, la nostra è una tipologia di squadra che ha dimostrato che se non si diverte e ha troppa pressione negativa in campo non si esprime. Dunque nella sosta abbiamo cercato di cambiare un po’ i nostri animi. Non ci dà nulla la negatività, non ci stimola ma ci preoccupa, dunque abbiamo cercato di cambiare l’inerzia. Non andiamo chiaramente a La Spezia a ridere, andiamo per dare battaglia, però abbiamo cercato di preparare al meglio sotto l’aspetto tecnico la partita senza sprecare energie inutili mentalmente. Prima del fischio d’inizio con la Sampdoria la squadra era carichissima, poi con il fischio dell’arbitro abbiamo perso subito tanta spavalderia, quindi abbiamo cercato di invertire la cosa”.
“Le squadre nella lotta salvezza sono quelle che vediamo ora. Dire che l’Udinese o la Sampdoria possano essere nella lotta salvezza è un’anomalia, difficile sinceramente fare calcoli, di sicuro può essere una quota più bassi degli altri anni”.