Venezia, Modolo: “Sono al posto giusto al momento giusto”

Venezia, Modolo: “Sono al posto giusto al momento giusto”

(Photo by Giuseppe Bellini/Getty Images)

Marco Modolo, difensore e capitano del Venezia, domenica contro la Roma ha realizzato il suo sogno di giocare una partita di Serie A. Con i arancioneroverde ha attraversato tutte le categorie dalla D alla A. In un’intervista ha fatto il punto della situazione dopo la vittoria in casa contro i giallorossi.

Adesso sto bene, ho avuto uno stiramento in ritiro, poi ho avuto qualche problema al ginocchio e successivamente l’influenza. Ora finalmente è un mese che lavoro bene e mi sento bene. Domenica è stato molto bello, i tifosi mi hanno dimostrato il loro affetto e supporto anche se per questi mesi non ho giocato”.

Cosa significa passare dagli stadi di Serie D a quelli di Serie A: Dalla D alla A sembra passata un’eternità, ma in realtà non è passato così tanto tempo. Credo che alla fine sia in D che poi in C, in B e in A credo nessuno si aspettasse la scalata. C’era però, almeno a livello personale, la sensazione di essere al posto giusto al momento giusto, con un progetto importante per arrivare a traguardi importante. Siamo passati ai pochi spettatori della D allo stadio pieno in A con tanti bambini con le maglie del Venezia, credo che a Venezia fosse davvero dai tempi di Recoba che non ci fosse questa atmosfera, ti fa capire quello che è stato fatto in questi anni, credo sia il senso più profondo di quello che abbiamo fatto. Vedere l’ambiente che cresce intorno è qualcosa di speciale”.

I momenti chiave dell’incredibile cavalcata: “Il primo momento chiave fu l’arrivo di Inzaghi, fece capire che per arrivare a obiettivi importanti tutta la società doveva essere improntata in un certo modo. Poi sicuramente il fatto di quei playout che apparentemente potevano sembrare negativi ma poi con il ripescaggio ha dato un segnale forte a tutto l’ambiente su come non fosse quella la strada giusta da intrapredere. Poi la Serie A, l’ultima stagione sicuramente, quello è stato il terzo momento più importante“.