Venezia, Henry: “Giocare in un campionato così stimolante è importante”
Nella giornata di ieri il Venezia, ha comunicato l’acquisto dell’attaccante con una nota apparsa sul proprio sito. Thomas Henry, in arrivo dalla Oud-Heverlee Leuven ha firmato un contratto triennale con i lagunari. Oggi giornata di presentazione per il centravanti classe ’92.
Venezia, i miei obiettivi
“Difficile rispondere, sono un attaccante e non mi pongo limiti per quanto riguarda i gol. Il mio obiettivo è aiutare la squadra in fase di manovra e servire i miei compagni. Chiaro che è sempre importante fare gol, ma la cosa fondamentale è che il club vada bene.”
Cosa darò al club
“Ho avuto una buona esperienza in Belgio, ma lo scorso anno è stato il primo ad alto livello. Quest’anno cercherò di imparare bene il campionato e prendere velocemente le misure. Sono un attaccante e il mio compito principale è fare gol, ma sono anche un giocatore completo e cercherò di aiutare anche i compagni ed essere funzionale al gioco della squadra.”
A chi ti ispiri
“Più che un’ispirazione voglio essere me stesso, voglio giocare a modo mio e aiutare la squadra. Come detto prima sarà il mio primo anno qui e dovrò imparare alcune cose, sicuramente cercherò di imparare da Cristiano Ronaldo e Immobile, ma sono consapevole di dover dare il mio massimo per il Venezia e aiutare i miei compagni.”
La decisione
“Molte squadre mi cercavano quest’estate, ma è stato facile prendere questa decisione. Ho deciso serenamente perché ho capito che la società e l’allenatore credevano in me e credo che questa sia la scelta migliore. Giocare in un campionato così stimolante e importante è importante per la mia carriera e giocare contro team come l’Inter e la Juve è molto stimolante”.
Differenza tra Italia e Belgio
“In Belgio è importante segnare tanti gol. La grande differenza tra i due campionati è che in Belgio si gioca sempre in modo offensivo per fare gol. Nel Leuven che era una squadra di media classifica quando si giocava contro i grandi club, come per esempio il Bruges dove giocava Okereke, si pensava a giocare in contropiede per cercare di controbattere meglio alle offensive degli avversari.”