Valencia, è crisi a 360 gradi. Dal campo alla società

Valencia

(Photo by Alex Caparros/Getty Images)

563 milioni di euro. Questo è lo spessore del buco finanziario che, nell’estate del 2020, terrorizzava i tifosi del Valencia. La situazione del club è molto delicata e, addirittura, c’era chi paventava il rischio di non potersi iscrivere alla Liga spagnola. Problemi a pagare gli stipendi, denunce da piccoli azionisti ai danni del tycoon proprietario del club Peter Lim, così come all’agente Jorge Mendes, vero e proprio consulente stretto del plenipotenziario di Singapore. Un autentico terremoto che, inevitabilmente, ha coinvolto a stretto giro anche i risultati della squadra che, ancora una volta, ha incassato una sconfitta creando uno scenario grottesco per la stagione dei catalani.

La sconfitta di ieri, contro il Real Madrid, fa seguito al pareggio in trasferta contro l’Athletic Bilbao. I catalani incassano la nona sconfitta in campionato e, adesso, anche il campo mette in apprensioni i tifosi come la situazione societaria. Infatti, la squadra allenata da Javi Gracia adesso si trova a 24 punti, ovvero appena 3 punti in più del Valladolid terzultimo a 21. Gli innesti di gennaio Cutrone, Ferro e Oliva al momento non hanno dato qualcosa in più, anzi, annegano nelle incertezze del Valencia. Una situazione davvero grigia per il club che, appena un anno fa, si giocava l’ottavo di finale di Champions League contro l’Atalanta.

Valencia sull’orlo del baratro

Al momento, i gli spagnoli sono fuori da tutto. Infatti, dopo aver mancato l’accesso all’Europa nel corso della passata stagione, anche la Copa del Rey ha visto il Valencia abbandonare i giochi, dopo la sconfitta del 27 novembre agli ottavi contro il Siviglia. Non si vede la luce in fondo al tunnel e, l’attuale stagione, rischia di diventare un calvario con conseguenze gravi, sia sul rettangolo verdi che tra i freddi uffici della società. Urge una svolta e deve essere totale o, la situazione di uno dei club più prestigiosi della Liga, potrebbe compromettersi. Un pendolo “drammatico” che oscilla tra il crac societario e la retrocessione sul campo.