Usa-Iran, tensioni e minacce per i giocatori iraniani
Il governo iraniano minaccia la nazionale prima di Iran-Usa. Secondo quanto riporta da una fonte della CNN, i giocatori iraniani hanno subito minacce di arresto e torture, nel caso in cui non dovessero comportarsi secondo le regole del governo di Teheran. La fonte della CNN, che è coinvolta nella sicurezza del Mondiale in Qatar, riporta che i giocatori hanno ricevuto una convocazione da parte di alcuni membri del Corpo delle guardie rivoluzionarie iraniane. L’incontro è stato organizzato a causa della protesta dei giocatori della nazionale iraniana prima della gara contro l’Inghilterra del 21 novembre. In quella occasione, i giocatori si sono astenuti dal cantare l’inno prima dell’inizio della gara. I membri del governo hanno poi vietato ai calciatori di intraprendere altre azioni simili nelle partite successive. Sia gli atleti che le loro famiglie, in caso contrario, avrebbero subito forti ripercussioni. Nella sfida successiva con il Galles, vinta per 2-0, i giocatori hanno cantato l’inno.
(Photo by Catherine Ivill/Getty Images)
La tensione tra Usa e Iran
I giocatori, sempre secondo la fonte della CNN, sono monitorati costantemente dal governo iraniano. Le Guardie rivoluzionarie sono attente a impedire che i calciatori possano in alcun modo socializzare e fraternizzare con componenti esterni alla spedizione iraniana. L’allerta del regime iraniano si è alzata per l’ultima partita, che vedrà scontrarsi Usa e Iran. Teheran non si può permettere brutte figure a livello internazionale proprio contro il suo nemico storico, vista anche la difficile situazione interna che sta affrontando. Sempre secondo la fonte della CNN, il governo avrebbe inviato centinaia di finti sostenitori in Qatar per questa sfida, cosa che avrebbe fatto già nella partita contro il Galles. L’obiettivo di Teheran è quello di creare un falso sostegno dei tifosi alle politiche repressive del regime in mondovisione. Usa e Iran si sono già affrontate ai Mondiali, a Francia 98′, ma in quel caso il clima fu di pace, con i giocatori delle 2 squadre che hanno posato insieme per una foto prima del match. Oggi la situazione internazionale tra le due nazioni, e la situazione interna in Iran, non sembra promettere alcun segnale di distensione.