United, Ronaldo in panchina nel derby. Ten Hag: “Per rispetto”

United, Ronaldo in panchina nel derby. Ten Hag: “Per rispetto”

(Photo by Laurence Griffiths/Getty Images)

Erik ten Hag ha tenuto Cristiano Ronaldo in panchina per 90 minuti in City-United. Nel derby di Manchester, stravinto da Pep Guardiola per 6-3, ha fatto molto discutere la scelta del tecnico olandese di non inserire il portoghese nemmeno un minuto nella disfatta dell’Etihad. E l’ex allenatore dell’Ajax si è giustificato.

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(Photo by LINDSEY PARNABY/AFP via Getty Images)

Ronaldo in panchina nel derby City-United, ten Hag: “Ho rispetto di lui”

Le immagini di Cristiano Ronaldo tenuto in panchina per 90 minuti in una gara importantissima fanno molto discutere. CR7 ha trascorso i 90 minuti del derby contro il City seduto al fianco di Casemiro senza entrare nemmeno un minuto. In una gara in cui lo United è stato massacrato dai Citizens, Erik ten Hag non ha voluto utilizzare il portoghese e le polemiche si sono scatenate. “Ho troppo rispetto per la sua carriera, non mi sembrava corretto mandarlo in campo” ha dichiarato il tecnico olandese per giustificarsi.

Difficile che il portoghese potesse fare molto, visto il dominio totale degli uomini di Pep Guardiola che hanno chiuso sul 4-0 il primo tempo. La supremazia del City è stata netta, ma vedere uno dei calciatori più forti della storia seduto in panchina senza poter dare il suo contributo ha fatto molta impressione.

Le altre parole di ten Hag

Non mi è piaciuto l’atteggiamento in campo, immaginavo una squadra diversa. Ai ragazzi manca fiducia, oggi sono scesi in campo senza voglia di lottare. Questo è ovviamente un problema, voglio che la squadra capisca cosa possiamo diventare” ha dichiarato ten Hag, commentando la gara. La supremazia degli avversari è stata netta: “Contro il City i ragazzi non hanno vinto neppure in contrasto, arrivando sempre in ritardo sulle seconde palle. Siamo una squadra indisciplinata e questo è inaccettabile. La prima cosa che deve cambiare è la mentalità, poi l’atteggiamento. Mi auguro di poter imparare dagli errori“.