Calcio Estero

United, la corsa alla Premier si infrange contro le big six

Facciamo chiarezza: la stagione del Manchester United, sin qui, è tutt’altro che disastrosa. Il secondo posto, in un campionato come la Premier, dove almeno sei squadre – le big six – nutrono legittime ambizioni di titolo, è lì a dimostrarlo. Certo, il Manchester City di Guardiola è lontano 12 punti, che con altrettante partite in calendario sono praticamente irrecuperabili. Ma i citizens fanno un altro campionato, è inutile girarci intorno: dopo l’avvio balbettante non perdono punti da 14 giornate. In tutto, sono 20 le vittorie consecutive in tutte le competizioni. Dietro, si fa un altro campionato, in cui il Manchester United di Ole Gunnar Solskjaer è davanti a tutti.

Eppure, è un secondo posto fatto di rimorsi, occasioni perse e di un salto di qualità che non è ancora arrivato. Ai Red Devils, sin qui, non è mai riuscito di battere una sola di quelle big  six con cui lotta per le posizioni di vertice. In sette partite, ha raccolto appena 5 punti sui 21 in palio. E alla fine dei conti, la distanza dal City, sta tutta qui. Ieri, contro il Chelsea, è arrivato il quinto 0-0 della serie, dopo quelli contro Arsenal (al ritorno), Liverpool, City e lo stesso Chelsea nella gara d’andata. Nel computo, ci sono anche il 6-1 casalingo che il Manchester United ha subito dal Tottenham a ottobre, e la sconfitta, sempre a Old Trafford, contro l’Arsenal nel girone di andata.

Nessuna, delle big six, ha un ruolino peggiore. Ma quello che balza all’occhio, nella partita di ieri dello United, è la mancanza di coraggio. Con 53 reti, la squadra di Solskjaer ha il miglior attacco della Premier League. I cinque pareggi a reti bianche nelle sfide di alta classifica, però, dimostrano che (specie dopo l’1-6 rimediato contro il Tottenham) si bada di più alla fase difensiva che a segnare. Un atteggiamento che inadeguato a chi vuole realmente lottare con il City per la vetta. Che, ormai, è diventata irraggiungibile. Mentre la lotta per i piazzamenti in Champions è ancora serrata, con Liverpool e Chelsea – distanti 6 e 7 punti – pronti a rientrare. Chissà che non abbia ragione lo United: meglio guardarsi alle spalle, almeno per quest’anno.

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Published by
Piermichele Capulli