Ungheria-Inghilterra, vergogna razzista contro i calciatori inglesi
L’appello del presidente federale ungherese Sandor Csanyi, che aveva chiesto ai tifosi locali di evitare cori discriminatori di ogni natura, non ha malauguratamente sortito alcun effetto. Nel corso del match di qualificazione ai Mondiali disputatosi ieri sera – allo stadio Puskas di Budapest – tra Ungheria e Inghilterra si sono ripetuti gravi episodi ai danni dei calciatori britannici. Nell’edizione odierna de The Sun vengono riportate le parole del giornalista inglese Gabriel Clarke durante la cronaca della partita: “Sono triste di riportare alcuni cori da scimmia dai sostenitori nella sezione ultras, diretti prima a Raheem Sterling e poi a Jude Bellingham quando si stavano scaldando in questa zona del campo”.
Prima dell’inizio del match, quando i giocatori inglesi si sono inginocchiati contro il razzismo, sono stati bersaglio di scherno e cori discriminatori ben udibili nell’impianto sportivo. La situazione non è migliorata dopo i gol dei giocatori dell’Inghilterra (match terminato 4-0 per la squadra di Southgate, ndr). I tifosi locali hanno lanciato bicchieri di plastica e razzi verso Raheem Sterling. Declan Rice ha provato a schernire questi atteggiamenti facendo finta di bere da uno dei tanti bicchieri lanciati sul terreno di gioco.
A fine partita, il CT Southagte ha denunciato a gran voce gli atteggiamenti vili e discriminatori: “Eravamo consapevoli dei fischi ma non eravamo a conoscenza di nient’altro, ho bisogno di parlare con i giocatori e se è vero ciò che è accaduto è molto deludente. Come squadra abbiamo affrontato un’atmosfera molto difficile in senso calcistico. Non è accettabile. Lo sanno tutti, ho parlato abbastanza del razzismo negli ultimi due anni. Se i fatti fossero confermati, credo che serva un’azione forte contro questi atteggiamenti”. Un’altra pagine triste per il calcio mondiale.