Una Roma europea dall’animo italiano
La Roma vista in campo contro l’Ajax rappresenta un orgoglio per il calcio italiano. Al termine di una partita commovente, i capitolini si guadagnano una storica semifinale di Europa League, la seconda semifinale europea nel giro di tre anni. Una Roma sempre più europea ma dall’animo italiano ben saldo nei meccanismi e nella concezione di alcuni momenti di gara. Paulo Fonseca ha portato coraggio ed estro tra le fila di una squadra spesso instabile e molto propensa ad avere dei blackout che spesso rovinano quanto di ottimo fatto precedentemente. Ieri sera abbiamo ammirato una Roma diversa, vogliosa di vivere un’esperienza magnifica e di scrollarsi di dosso la nomea di squadra non capace di vincere contro i grandi club.
In Italia può anche essere vero, ma in Europa il percorso fatto fin qui dai capitolini dice tutt’altro: Braga, Shakhtar Donetsk e Ajax eliminati e adesso Manchester United per il vero grande esame stagionale in vista di quella che sarebbe una finale davvero dal sapore magico. La Roma potrebbe arrivare a giocarsi il trofeo al termine di un percorso simile, per livello di difficoltà, a quello a cui viene sottoposta normalmente una finalista di Champions League. Tante squadre complicate e ostiche da affrontare dinanzi al cammino di una Roma tanto europea quanto matura in momenti difficili come i minuti finali di ieri sera.
Una difesa a tre atipica per un modo di giocare diventato usuale all’ombra dell’Olimpico: tanta freschezza e dinamicità per una squadra che ama giocare negli spazi aperti ma che non fatica tanto ad agire anche nello stretto. Una squadra fondata sulle individualità in fase difensiva, sullo spirito di sacrificio di determinati giocatori e sul desiderio frenetico, forse troppo, di risolvere le partite in maniera impulsiva e quasi mai d’esperienza, cosa che invece è accaduta ieri sera.
La Roma in questo modo ha raggiunto una semifinale storica e in questo modo se la giocherà a viso aperto con il Manchester United in una sfida tutta da gustare.