Un destino segnato, farà la stessa fine di Alex Sandro | La Juve lo accompagna alla porta
Non c’è più spazio per lui. Come per Alex Sandro il rinnovo è il prologo alla sua cessione. La Juve lo accompagna alla porta.
Mancava soltanto l’ufficialità. Ora c’è anche quella. Il giorno dopo la prima sconfitta del ciclo bianconero made in Thiago Motta, la Juventus ratifica il rinnovo di contratto con Mattia Perin, fino al 30 giugno 2027.
Chissà quanta coincidenza c’è in questo rinnovo. Proprio a ridosso di una prestazione straordinaria (con tanto rigore parato), che non sarà servita a strappare il pari contro lo Stoccarda in Champions League, ma che ha rilanciato il portiere bianconero.
“Non mi sento un secondo portiere ma un co-titolare, ed è il mister e la società che mi fanno sentire in questo modo. Io personalmente sto benissimo, cerco di portare un po’ di esperienza e, appunto, passione in tutto quello che faccio”.
Alle parole, dunque, sono succeduti dei fatti. Fatti concreti che hanno mostrato a Thiago Motta uno degli ultimi superstiti della gestione Allegri, più performante che mai, anche se una brutta Juventus non ha dato merito alle super parate di Perin. Ma per un rinnovo che viene, un bianconero che va.
Un destino segnato, ora c’è anche la conferma
Proprio Juve-Stoccarda (0-1) è sfociata sul mercato. Se Mattia Perin continuerà la sua carriera con la Signora, c’è chi ha il suo destino segnato, sarà lontano dalla Torino bianconera. La disastrosa prova di Danilo non è altro che la conferma dello status di un ex capitano la cui super esperienza con la Juventus è ai titoli di coda.
Malinconico, disastroso. Sono solo alcuni degli aggettivi affibbiate al brasiliano per la sua prestazione contro lo Stoccarda: dopo 80 minuti di perenne sofferenza, la ciliegina su una torta andata a male, un intervento sciagurato che gli è costato il rosso e ha permesso a Millot di tirare dal dischetto: Perin lo aveva anche parato quel penalty, ma in dieci una brutta Juve non ha retta, capitolando nel finale sotto il colpo dell’ex Atalanta El Bilal Tourè.
Come per Alex Sandro
Anche Alex Sandro crollò a livello prestazione nell’anno in cui andava a scadenza, aveva appena rinnovato quello che sarebbe stato il suo ultimo contratto. Accadrà la stessa cosa a Danilo, almeno così assicura Tuttomercatoweb.
Con Thiago Motta non è scattata la scintilla, il problema oltretutto è che Danilo è uno dei bianconeri più pagati della rosa, ha un ingaggio superiore ai quattro milioni netti l’anno. E poco importa se nel contratto c’è un’opzione di rinnovo automatico al raggiungimento del 50% delle presenze, Danilo è a quota due presenze in 11 partite complessive, non arriverà mai alla metà delle gare stagionali della Juve. L’addio a fine stagione, quello sì, appare automatico.