Il presidente dell’UEFA Aleksander Čeferin e il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli si sono incontrati oggi in videoconferenza. Entrambi hanno sottolineato come il calcio europeo svolga un ruolo importante per la ripresa dell’Europa e per il raggiungimento di obiettivi sociali e sociali. L’impegno di UEFA e Parlamento Europeo è quello di lavorare insieme per promuovere l’inclusione.
“Dalla promozione dei valori nell’istruzione dei giovani, alla promozione dell’uguaglianza e della diversità e alla lotta contro tutte le forme di discriminazione, l’UEFA e il Parlamento europeo hanno una visione condivisa di lunga data del calcio europeo come forza positiva”, ha sottolineato il presidente dell’UEFA, Čeferin. La discussione congiunta si è inoltre concentrata sulla necessità di un cambiamento radicale nella lotta contro il razzismo. L’UEFA contribuirà nell’ambito del Piano d’azione europeo contro il razzismo 2020-2025.
Il Presidente Sassoli ha voluto sottolineare l’importanza del calcio nel promuovere l’inclusione e nello sradicare i pregiudizi. “L’Europa è unita nella diversità, ma anche nel suo amore per il calcio. Riunisce persone provenienti da contesti diversi e unisce le comunità – qualcosa di cui abbiamo più che mai bisogno nella ricostruzione post Covid-19. Il Parlamento europeo è impegnato nella lotta contro il razzismo e lavora a stretto contatto con l’UEFA su progetti volti ad affrontare i pregiudizi e a promuovere l’inclusione”.
Čeferin ha, inoltre, aggiunto: “L’UEFA garantisce che il successo commerciale del calcio europeo sia ridistribuito e reinvestito nel gioco e nella società – dal rafforzamento del calcio femminile e dalla costruzione di campi per le comunità locali a progetti di responsabilità sociale innovativi. Non dobbiamo trascurare ciò che questa crisi ci ha insegnato sull’importanza di continuare a costruire un modello di sport che promuova il calcio per il godimento di tutti, piuttosto che il profitto di pochi”.
Così si è espresso il presidente David Sassoli sullo stato del calcio oggi: “Questo è stato uno degli anni più difficili per il calcio in Europa. I giocatori hanno visto i loro campionati cancellati o posticipati e i tifosi non sono stati in grado di partecipare alle partite di persona. Man mano che la normalità ritorna lentamente, dobbiamo proteggere il modello europeo di sport, basato sulla solidarietà, sul coinvolgimento dei tifosi e sul rafforzamento delle comunità che condividono l’amore per il calcio e i valori dello sport. Ciò contribuisce a un sentimento europeo comune. L’UEFA ha un ruolo essenziale da svolgere nel proteggere l’integrità del gioco e nel garantire che sia a vantaggio dell’Europa nel suo complesso”.