Uefa, il nuovo Fair Play Finanziario tra paletti e luxury tax
Fase di grandi cambiamenti per il calcio. Necessari per la crisi pandemica ma non solo. La forbice economica creatasi tra i top-5 campionati europei, nonché le spese elevatissime di alcuni club hanno portato la Uefa a profonde riflessioni sul sistema del Fair Play Finanziario. Aleksander Ceferin – come anche dichiarato pubblicamente – è pronto ad una robusta riforma. Un cambiamento che, ai suoi occhi, possa migliorare la sostenibilità del calcio europeo e, al tempo stesso, favorire la competitività tra i club europei. Le prime anticipazioni arrivano dal Times e sono state riprese da Il Corriere dello Sport.
Date cruciali 9 e 10 settembre quando un vertice a Nyon trasformerà in concretezza quelle che sono le prime idee. Si va verso un sistema che imponga ai club la possibilità di investire – tra mercato, ingaggi e commissioni agli agente – il 65-70% dei ricavi. Chi sforerà questo paletto sarà soggetto ad una luxury tax versata in un fondo, il cui ammontare, verrà ridistribuito tra i club oculati che rispetteranno i paletti economici. Il Corsport, tuttavia, sottolinea come potrebbe non bastare questo tipo di correttivo, essendo già i ricavi fortemente squilibrati tra club. Ceferin ragiona ed è chiamato alla sfida per ripristinare, per quanto possibile, principi di equità tra le squadre. Con i ‘cospiratori’ della SuperLega sempre sul piede di guerra.