Udinese, Success: “Mi sento già a casa, proverò il mio valore”

Success

Copyright: xAndrewxAleksiejczukx via Imago

Isaac Success, nuovo attaccante dell’Udinese, arrivato nella sessione estiva di calciomercato dal Watford, si è presentato ai tifosi friulani e agli addetti ai lavori nel corso della conferenza stampa organizzata dal club bianconero:

“Negli ultimi anni al Watford ho giocato un po’ meno ma ho sempre dato tutto per la causa. Sono estremamente felice di essere qui per dare prova di tutto il mio valore. Nonostante sia arrivato da meno di due settimane mi sento già a casa perché conoscevo già alcuni giocatori che avevano già militato al Watford e li avevo anche sentiti prima di arrivare qui. Tutti mi hanno parlato bene di questa società, per me è una grande sfida perché volevo provare un’esperienza nuova e non vedo l’ora di mettermi in gioco.
Posso garantire al mister molta duttilità: posso partire dalla fascia o giocare come punta centrale. Penso che lo stile di gioco di Gotti può adattarsi bene alle mie caratteristiche.
Prima di arrivare a Udine avevo avuto dei colloqui anche con alcuni membri dello staff tecnico. Questo mi ha dato subito molta fiducia perché ho potuto percepire da tutti i comparti della società questa grande voglia di avermi qui con loro. L’anno scorso ho avuto un infortunio ma mi sono allenato col Watford per tutta l’estate, ci tenevo io stesso ad andare subito in panchina contro il Venezia. Da qual momento ho iniziato subito a lavorare col nuovo gruppo e ho grande voglia di giocare già nella prossima partita contro lo Spezia.
È chiaro che un attaccante vuole sempre segnare e regalare assist alla squadra, ma la cosa più importante è essere funzionali alla squadra. 
Ogni giocatore vuole essere protagonista con la propria Nazionale, spero il prossimo anno di poter partecipare ai Mondiali con la Nigeria. Tutto però deve arrivare passo dopo passo: adesso il mio focus è rivolto esclusivamente al lavoro che devo fare con l’Udinese, poi a fine anno si vedrà quali saranno i frutti da raccogliere.
La Premier, al pari della serie A, è una delle cinque migliori leghe al mondo. È molto stimolante per me potermi confrontare in Italia con giocatori e ambienti diversi da quelli inglesi. Questa per me è una motivazione ulteriore per non veder l’ora di giocare.