La partita tra Udinese e Spezia, insieme all’altro match delle 18 tra Benevento e Inter, ha aperto la giornata dei recuperi della prima giornata di Serie A. Sia per la squadra di Gotti che per quella di Italiano si tratta di un’occasione preziosa per riscattare le sconfitte del turno precedente. Ad avere la meglio, per 2 a 0, è la squadra ligure che, nonostante l’uomo in meno, gioca in maniera ordinata e riesce a chiudere ogni spazio all’Udinese. Ci sarà molto da lavorare per Gotti, la sua squadra è apparsa spenta e con poche soluzioni di qualità.
Partenza sprint dello Spezia che passa in vantaggio dopo 90 secondi con Matteo Ricci. L’urlo di gioia del centrocampista, però, viene soffocato dall’intervento del VAR che registra una posizione di fuorigioco di Verde e annulla la rete. Al 23′ arriva la risposta dell’Udinese: erroraccio di Okaka che grazie ad un’imprecisione di Zoet si ritrova il pallone tra i piedi a pochi metri dalla porta, la sua conclusione finisce alta sopra la traversa. Al 27′ viene annullato un gol anche all’Udinese: questa volta non serve l’assistenza del VAR, è il guardalinee ad alzare la bandierina sulla conclusione di Lasagna che si trova oltre l’ultimo difensore. Al 29′ passa in vantaggio lo Spezia grazie alla seconda rete consecutiva di Galabinov che, solo in area, spinge di testa in rete un assist al bacio di Gyasi; troppo leggera la difesa di Gotti che sbaglia le marcature e lascia l’attaccante spezzino libero di piazzare il pallone da pochi metri.
Dopo una partenza col botto, la partita si attesta su ritmi blandi e si vedono diversi errori tecnici. Entrambe le squadre mostrano lacune dal punto di vista qualitativo e questo porta ad una generale difficoltà quando si tratta di giocare negli ultimi 30 metri della metà campo avversaria e di creare occasioni pericolose. In ogni caso, a stupire è la mentalità dello Spezia che è bravo a fare possesso palla e, nonostante la prima esperienza in Serie A, dimostra un discreto livello di maturità nella gestione del pallone. Molto male l’Udinese che, al contrario, non riesce a sfruttare la maggior esperienza nella categoria: molti gli errori sia dal punto di vista del possesso ma, soprattutto, quando si tratta di attaccare le linee di passaggio dei calciatori di Italiano a cui viene lasciato troppo facilmente il pallino del gioco.
Nella ripresa l’Udinese alza il ritmo e si affaccia con maggiore continuità nella metà campo avversaria; lo Spezia, invece, fatica a mantenere il possesso palla come fatto nel primo tempo. Nonostante questo, la squadra di Gotti non riesce ad impensierire la difesa spezzina e nel primo quarto d’ora l’unico highlight degno di nota è la sostituzione al 61′ di Zoet, costretto a uscire per un problema muscolare, per l’entrata in campo di Rafael. Lo stesso portiere, pochi secondi dopo il suo ingresso, compie un miracolo su un tiro ravvicinato di Lasagna che manca di freddezza e tira addosso all’estremo difensore. Al 65′ l’episodio che avrebbe potuto cambiare il match: Terzi viene espulso e lo Spezia rimane in dieci. Nonostante l’uomo in meno, però, la squadra di Italiano si difende con ordine e ai friulani manca lo spunto per bucare la difesa avversaria. Al 94′ Galabinov chiude il match: azione di contropiede, l’attaccante bulgaro a tu per tu con Musso rimane freddo e segna il definitivo 2 a 0.
Galabinov regala a Italiano e allo Spezia i primi tre punti in Serie A: il primo passo di un lungo cammino che ambisce ad avere la salvezza come traguardo.