L’allenatore dell’Udinese Andrea Sottil è intervenuto ai microfoni di Sky al termine della vittoria per 3-1 contro il Milan, nel match valido per la 27ª giornata di campionato. Di seguito le parole del tecnico dei friulani.
“Se entri prima poi c’è la ripetizione del rigore. Beto d’istinto ha toccato la linea, non l’avesse fatto non ci sarebbe stata la ripetizione. E dall’impeto mi sono fatto espellere. Mi spiace, ma comunque mi sono chiarito con l’arbitro. Forse avevo alzato un po’ i toni ma non sono stato maleducato. Detto questo sono contento di questa grande partita e di questa grande vittoria“.
“Abbiamo invertito la rotta stando più attenti sulle situazioni e ai dettagli. Le prestazioni c’erano ma qualcosa dalla partita conl’Atalanta è cambiata. Respiravo questo cambiamento e siamo tornati ad essere più sbarazzini, spavaldi, coraggiosi“.
“Samardzic sarà un campione, è un 2002 con una tecnica, un controllo di palla, un’intelligenza nella giocata come pochi, e ha il tiro. Stiamo lavorando con lui sull’intensità di gioco, lui è un ragazzo umile che vuole migliorarsi. Sta crescendo, poi ascolta molto. Ha fame, voglia di arrivare e arriverà in alto, arriverà ad alti livelli“.
“Pafundi è un ragazzo del 2006 che l’anno scorso giocava solo in Primavera. Lo abbiamo aggregato quest’anno in prima squadra, su di lui c’è un progetto importante. Gli sto facendo fare gli step giusti per crescere serenamente. Sono d’accordo con Mancini quando dice che è un patrimonio per l’Udinese e il calcio italiano, ma ci sono giocatori che sono titolari e che hanno più esperienza di lui“.