Udinese, Sottil: “Milan forte, ma non andremo a San Siro a fare passeggiaata”
Domani per Andrea Sottil sarà la prima partita della sua Udinese in Serie A. l’avversario probabilmente sarà quello più difficile che si potesse immaginare, ossia i Campioni d’Italia del Milan di Stefano Pioli. Il tecnico dei friulani ha sottolineato la difficoltà della partita, ma ha voluto mettere in guardia tutti sottolineando che la sua squadra possa fare bene in quel di San Siro.
Udinese, le parole di Sottil in conferenza
Sulla partita di domani: “Sarà una partita dura dove il Milan partirà forte in casa, con 70.000 persone allo stadio. Noi dovremo essere subito pronti mentalmente, fisicamente e tatticamente. Abbiamo lavorato duro per questo e sappiamo benissimo cosa dobbiamo fare nelle due fasi, contrattaccando e impegnandoli, altrimenti diventerebbe una partita monotematica e questo è pericoloso. Dovremmo essere aggressivi in difesa andando in avanti, pressando forte e ripartendo veloci. Il Milan, non lo scopro io, è una squadra rodata e fatta da grandi calciatori. Gioca a memoria, si trovano a meraviglia ma noi abbiamo l’obbligo di non andare lì a guardare loro giocare. L’Udinese ha dimostrato di saper fare grandi prestazioni contro le big. Massimo rispetto, ci saranno 70.000 persone ma sono tutti fattori per essere carichi e andare a giocare con coraggio. Abbiamo qualità e dobbiamo dimostrarla quando avremo la palla per fargli male. Sono sicuro che domani ci faremo trovare pronti”.
Sull’esordio personali in Serie A: “Tante e bellissime sensazioni. Ripenso al mio film personale iniziato nel 2011 a Siracusa e arrivare ora ad essere l’allenatore dell’Udinese mi da grande soddisfazione. Il percorso mi è servito molto per crescere ed oggi sono pronto per il debutto, per giunta a San Siro e sarà molto stimolante contro i campioni d’Italia. Ci arrivo molto carico e lucido su quello che dovremo fare ma non nascondo che sarà una bella emozione“.
Sulla squadra a disposizione: “Abbiamo creato subito una bella simbiosi. Dentro questa squadra ci sono dei leader che sono d’esempio per i più giovani come Deulofeu, Pereyra, Becao, Nuytinck, Silvestri e Walace. Quindi, per quanto riguarda Deulofeu, non mi sorprende questo suo entusiasmo perché fa tutto a 200 all’ora, è un perfezionista e sono sicuro che domani si farà trovare pronto. In generale questo gruppo lo farà perché a loro piace la competizione e, partite come quella col Milan, sono le più belle per un calciatore“.
Su Becao e Beto: “Becao è recuperato ed è al 100%. Già prima di rientrare in gruppo aveva svolto dei lavori individuali molto intensi. E’ un giocatore che ha fatto tutto il ritiro senza mai saltare un allenamento. Idem Walace che è stato via cinque giorni ma non si era mai fermato facendo tutte le amichevoli. L’ho visto bene, è anche lui al 100%. Beto ha fatto la sua prima settimana completa con la squadra, lo abbiamo gestito nei carichi nei primi giorni della settimana di concerto con lo staff medico ma ha risposto benissimo, con grande voglia di rientrare. Sta bene ed è a disposizione anche se, chiaramente, non avrà i 90 minuti ma siamo sulla buona strada. L’importante è che lui abbia sensazioni molto positive nelle gambe ed ha risposto bene. Nel giro di due o tre settimane potrà essere al 100%“.
Milan favorito per lo scudetto: “È difficile rispondere. Sicuramente ha mantenuto la stessa squadra inserendo giocatori di qualità, rimane una pretendente insieme a Juve, Inter, Napoli e Roma che sono tutte li a combattere per vincere lo scudetto“.
Su Pioli: “Con Stefano siamo amici. Ho giocato con lui, è sempre stato un bravissimo ragazzo. Da compagno era già allenatore in campo, preciso e maniacale soprattutto sulla linea essendo stato un difensore centrale. Non mi meraviglia il suo percorso, lo scudetto è assolutamente meritato. Ha costruito un’identità ben precisa ed è riuscito ad esprimere un bel calcio che gli ha permesso di vincere con merito“.