Il Presidente del’Udinese Giampaolo Pozzo ha parlato ai microfoni della TV ufficiale del club friulano in merito alla straordinaria partenza in campionato dei bianconeri, che domenica hanno battuto l’Inter e si trovano ora a 16 punti, a 1 solo punto dalla vetta occupata dal Napoli e dall’Atalanta. Di seguito le parole del massimo dirigente dell’Udinese riportate da SportMediaset.
“Indubbiamente le ambizioni sono quelle di dar fastidio alle grandi, non iniziamo mai un campionato con l’obiettivo di salvarci, ma con quello di andare in Europa. Se negli ultimi anni non ce la abbiamo fatta non è perché siamo degli sbandati, ma perché il nostro è un campionato difficile e non è semplice scalare questa montagna. Io però ci credo e continuerò a farlo ogni anno, perché vorrei raggiungere di nuovo l’Europa, come abbiamo fatto tante altre volte, per divertirci partecipando alle coppe.
Non ci esaltiamo, perché conosciamo la difficoltà della Serie A e la forza dei club metropolitani con fuoriclasse e bilanci più ricchi. Noi dobbiamo prendere giocatori con potenzialità importanti e farli crescere rapidamente per raggiungere gli obiettivi. Io sono un grande appassionato di calcio, non faccio questa attività per business. Trentasei anni fa non avrei mai pensato di fare calcio in prima persona, ho iniziato per dare una mano all’Udinese. Doveva essere una cordata, poi sono rimasto solo con la mia famiglia che ha ereditato questa grande passione e la voglia di vincere“.
“Di questa Udinese mi hanno copito soprattutto la determinazione e la voglia di fare risultati. Ovviamente tutto ciò è nella natura dei giocatori, ma l’allenatore in questo è determinante, così come l’ambiente e lo staff. Quest’anno è cambiato il modo di gestire gli allenamenti, la mentalità e la squadra è stata ricettiva a questi messaggi. Come sempre gran parte del merito è dell’allenatore che, se ha degli ottimi giocatori, può esprimere meglio i suoi concetti. Tutto parte dal condottiero. Sottil anche in corso d’opera fa i cambi corretti, ma non sono io ad esaltare queste caratteristiche, bensì i risultati. Noi abbiamo piena fiducia in lui“.
“Sono molto soddisfatto dello spirito di gruppo della squadra e soprattutto dell’atteggiamento di Deulofeu, che è stato in grandi club come Milan e Barcellona. Aveva avuto richieste importanti, poi, si sa, le trattative non sempre vanno a buon fine, ma non ha mai fatto pressione per andar via, anzi. È rimasto con la volontà e la passione che ha sempre avuto. Si tratta di un ragazzo esemplare come comportamento e di un grande giocatore. Lui e Pereyra, oltre a tanti altri giocatori esperti, sono d’esempio per i più giovani e lottano in campo come se si giocasse per vincere lo Scudetto“.