Udinese, mister Cioffi in conferenza: “Serve pazienza, puntare il dito sui singoli non serve”
L’allenatore dell’Udinese, Gabriele Cioffi ha parlato del pareggio rimediato contro il Sassuolo nella conferenza post partita. Le dichiarazioni.
È l’Udinese ad aprire le danze e a portarsi in vantaggio grazie a Lucca e al capitano Pereyra. Un vantaggio che poteva sembrare definitivo ma che poi il Sassuolo ha avuto la caparbietà di recuperare grazie ad una doppietta su calcio di rigore di Domenico Berardi. Decisiva per l’andamento della gara, l’espulsione di Pereyra al 59′ permettendo ai neroverdi di Dionisi. Di questo ne ha parlato in conferenza Gabriele Cioffi, tecnico dei bianconeri.
Udinese, Cioffi in conferenza: “Stiamo costruendo, sono fiducioso”
Di seguito le dichiarazioni di Gabriele Cioffi nella conferenza post Udinese-Sassuolo.
Sul rosso a Pereyra: “Indubbiamente l’espulsione ha cambiato la situazione, eravamo in controllo della partita. per quanto riguarda i cambi ho visto in difficoltà Kamara ed Ebosele, mi è parso più in difficoltà Kamara, Ebosele poteva dare qualche ripartenza. Con il senno di poi avrei fatto altro ma non avrei fatto entrare prima Success con anche Walace che aveva i crampi, aveva avuto la febbre per tre giorni”.
Poi Cioffi continua: “Per caratteristiche la partita la continui a fare di profondità con giocatori di profondità, in panchina oltre a Ehizibue non ne avevo altri. Cambio di modulo non lo faccio, perché non è allenato e quindi la soluzione non mi piace perché togli riferimenti. Al massimo possiamo adattarci a un 3-4-2-1. Masina ha avuto un lungo infortunio, lo sto allenando da centrale e non da quinto, non avrebbe risolto il problema della profondità. La scelta tattica era di chiudere il play del Sassuolo e ha funzionato fino all’espulsione, dopo con una sola punta non riuscivamo a evitare che i centrali loro uscissero palla al piede. Noi abbiamo fatto la partita che dovevamo fare.Se non avessimo concesso il rigore non si sarebbe riaperta la partita.
Sui tanti errori: “Ci vuole pazienza, tanta pazienza, rispetto per quello che sono al momento e dargli tempo, non puoi fare altro. La cosa più semplice è distruggere, ci vuole un attimo, entro in spogliatoio e spacco due bottiglie dicendogli che non sono buoni a fre nulla. Ma non è fare il bene dell’Udinese puntare il dito, noi stiamo costruendo e sono molto fiducioso”.