I friulani erano partiti male in questo campionato e, a dire la verità, nessuno si aspettava una squadra che facesse così fatica a segnare e a raccogliere punti. L’Udinese, infatti, è una squadra di qualità se si leggono i nomi dei singoli, ma tra moduli che non funzionavano e l’ingresso dei nuovi acquisti, la macchina ha fatto fatica ad ingranare. Nelle ultime due giornate, però, sono arrivate due vittorie. Sei punti che hanno, almeno per il momento, allontanato la squadra di Gotti, dalla zona caldissima. Ma queste partite hanno anche rivelato qualcos’altro. L’Udinese si affida ai suoi uomini di qualità come De Paul e Pereyra, ma in attacco stanno brillando forze imprevedibili.
Nella passata stagione i bianconeri giocavano praticamente sempre con il 352, un modulo collaudato e che esaltava le caratteristiche dei singoli. Quest’anno per inserire i nuovi e per riuscire a segnare si sono provati anche il 433 e il 343 senza risultati. L’Udinese, infatti, prima dell’ultima giornata aveva segnato solamente 7 reti. Ciò che preoccupava di più e che non è risolto ancora è l’apporto dei titolari dello scorso anno. Okaka ha segnato due gol, ma entrambi contro la Fiorentina, Lasagna sembra un fantasma. L’ex Carpi è stato provato da titolare, a partita in corso, da seconda punta o da ala, i risultati sono stati i medesimi. Eppure stupisce che sia ancora a secco un ragazzo che nei tre anni in Friuli è andato in doppia cifra due volte. A questo punto Gotti ha provato una via diversa e i risultati sono arrivati.
Contro la Lazio i titolari sono stati Pussetto e Forestieri. Entrambi sono ritornati ad Udine a settembre. Il primo dopo una metà di stagione deludente al Watford, il secondo dopo ben 11 anni di Serie B e Championship inglese. Eppure stanno fornendo buone prove, ieri in gol entrambi nella splendida vittoria esterna all’Olimpico, Pussetto già in gol e decisivo contro il Parma. Ragazzi partiti come seconde linee e che si stanno guadagnando posizioni in graduatoria. Anche perchè il nome eclatande del mercato, Deulofeu, sembra ancora lontano dagli standard dopo mesi di inattività a causa dell’infortunio.
Gotti ha le alternative giuste per la sua Udinese sia per quantità che per qualità. Il leader resta Rodrigo De Paul senza il quale questa squadra perderebbe gran parte della sua anima. Le potenzialità per fare bene e andare oltre la salvezza ci sono, si vedrà se il percorso continuerà già a partire dalla sfida del Friuli con l’Atalanta.