Udinese, Cioffi: “Abbiamo una media da Europa, a Spezia giocheremo con orgoglio”
Gabriele Cioffi ha commentato a Udinese TV la preparazione della penultima gara di Serie A della sua squadra, che la vedrà impegnata in casa ad affrontare lo Spezia di Thiago Motta. Per le zebrette, la 37ª giornata non sarà semplice. I bianconeri vengono da un pareggio con il Sassuolo (1-1) e i liguri che stanno per affrontare certo non vorranno perdere, cosa che li potrebbe far scivolare pericolosamente verso la retrocessione.
Le parole di Cioffi in vista della gara con lo Spezia
Ecco l’intervista del tecnico bianconero, Cioffi, in vista del match Udinese-Spezia che andrà in scena domani sera alle 18:00 alla Dacia Arena di Udine:
Abbiamo una grande responsabilità perché sappiamo che rappresentiamo Udine e tutto il Friuli. Per quanto riguarda la classifica, a noi non interessa. A noi interessa il riconoscimento di un percorso che da dicembre ci ha visto avere una media punti da Europa ed una resilienza che ci ha permesso di attraversare anche lo tsunami Covid vissuto nelle gare contro Atalanta, Juve e Genoa. Per noi sarà una partita di grande orgoglio e, quindi, non lo facciamo per la destra o la sinistra della classifica ma per noi stessi”.
La miglior stagione dell’Udinese dal 2012/2013 ad oggi come stimolo. “Noi avvertiamo che affrontiamo un avversario che deve salvarsi e viene qua per vincere. Troveranno davanti una squadra che non vuole concedere e fare un gol o, almeno, un gol più di loro, sapendo che ci saranno diverse fasi della partita che dobbiamo essere bravi a leggere e interpretare”.
Lo Spezia. “Motta ha dato un’identità e solidità alla sua squadra. L’interpretazione che noi abbiamo deciso di dare alla partita prende ispirazione dal ciclismo che viene visto come uno sport individuale ma, in realtà, nelle corse a tappe, non vinci se non hai la squadra e noi domani vogliamo giocare da squadra”.
Le defezione tra attacco e difesa porta chi non è titolare a mettersi in mostra. “Noi crediamo nel gruppo. Ce lo siamo sempre detti. Se un giocatore non sta giocando ma si sente titolare, e di questo è l’esempio lampante Nuytinck, vuol dire che si allena da titolare e, quando viene chiamato in causa, risponde sempre presente ed è quello che ha fatto Bram”.
Cioffi giocatore dello Spezia, ora allenatore di Udinese. “Il primo pensiero va a Sergio Borgo che è la persone che mi scelse lì e fece una squadra di giocatori in cerca di autore tutti, poi, arrivati in Serie A. Eravamo tutti “rottami” che lui ha ricomposto a livello fisico e mentale. Una delle frasi che mi diceva sempre era che un difensore deve essere semplice, concentrato e implacabile. E’ una frase che mi è rimasta dentro e che riuso perché, per me, nella semplicità c’è il calcio. Inoltre mi diceva che sarei diventato un grande allenatore, grande no, perché non lo sono, ma allenatore sicuramente e credo che tanto sia dovuto a quello che lui ha innescato in me”.