Tutto il bello del calcio nelle trame di Napoli-Juventus
Il calcio non è uno sport, il calcio è un’emozione. E le emozioni, i sentimenti, sono ciò che si dovrebbe esprimere nel giorno di San Valentino. E ieri il calcio ha espresso tutta la sua bellezza in una sola partita, neanche tanto spettacolare in sé, ma che ha ricordato a tutti perché questo maledetto gioco sia così amato: tutto il bello del calcio nelle trame di Napoli-Juventus.
Il calcio è bello perché nulla è già scritto
Non era in un buon momento il Napoli. Un’eventuale sconfitta casalinga contro la Juventus, nonostante le smentite di sorta, avrebbe probabilmente fatto saltare la panchina di Gennaro Gattuso ed avrebbe reso fallimentare la stagione azzurra. Era, invece, in un buon momento la Juventus. La squadra di Pirlo veniva da cinque vittorie consecutive, più la qualificazione in finale di Coppa Italia nel doppio confronto con l’Inter e compresa la vittoria proprio contro il Napoli nella finale di Supercoppa Italiana. Il Napoli, inoltre, non vinceva due partite consecutive in casa contro la Juventus da ben dieci anni. Insomma, tutto remava in direzione bianconera per un risultato che sembrava già scritto, e invece.
Invece la palla è rotonda ed il calcio è bello proprio per la sua imprevedibilità. Il Napoli si rialza, reagisce e grazie ad un calcio di rigore di Lorenzo Insigne e le parate di Alex Meret batte la Juventus e ribalta i pronostici.
Il calcio è bello perché può sempre contraddirti
Chi lo avrebbe mai detto. Il Napoli batte la Juventus tirando verso la porta di Szczesny in sole due occasioni e riuscendo a non subire gol nonostante i sei tiri in porta dei bianconeri. Perché sorprende questa statistica? Bè, perché il Napoli è la squadra che tira in porta più di tutte le altre squadre in Serie A, ma che spesso non riesce a tramutare in gol le occasioni create (solo l’8,9% dei tiri viene tramutato in gol), perdendo partite dominate in cui gli avversari segnano nell’unica occasione concessa dagli azzurri. Viceversa, tra le grandi squadre della Serie A, la Juventus è tra quelle che tira verso la porta meno spesso (è quinta 443 tiri). Nella partita di Napoli, invece, sono stati gli azzurri ad essere cinici e concreti, contro una Juventus che, invece, si è vista ribattere i suoi tentativi, soprattutto quelli di Cristiano Ronaldo e Morata, dalle splendide parate di Meret. Per una volta, dunque, il Napoli riesce a vincere con il minimo sforzo ed il calcio contraddice nuovamente i professori del divano.
Il calcio è bello perché racconta storie
Il calcio è bello anche perché non smette mai di raccontare storie. E quella di ieri è la storia di Lorenzo Insigne. L’attaccante napoletano cercava il suo centesimo gol in azzurro già da un bel po’. Il suo noventanovesimo gol con la maglia del Napoli era arrivato il 17 gennaio scorso contro la Fiorentina. Da allora, in sette partite successive, Insigne ci aveva provato andandoci spesso vicino, talvolta fermato solo dal palo, ma non ci era mai riuscito. Il fato ha voluto che l’opportunità arrivasse su calcio di rigore proprio contro la Juventus, di nuovo. Già, perché in una di queste sette partite in cui Insigne aveva avuto la possibilità di raggiungere quota 100, l’attaccante napoletano aveva sbagliato il calcio di rigore ed era stato proprio contro la Juventus nella finale di Coppa Italia. Errore decisivo dal dischetto per il napoletano, il terzo della sua carriera in altrettanti rigori calciati contro la Juve. Ma Lorenzo Insigne è un capitano vero e non si sottrae alla sua responsabilità: nonostante la maledizione del centesimo gol ed i tre rigori già sbagliati contro la Juve, si presenta sul dischetto e batte Szczesny con un tiro imparabile sotto la traversa. Happy ending per Insigne.
Il calcio è bello perché non si smette mai di sperare
Sogni di scudetto finiti per la Juventus? Macché. Il calcio è bello anche perché la speranza è l’ultima a morire. Ed il calcio l’ha ricordato a tutti poche ore più tardi del fischio finale di Napoli-Juventus, quando il bellissimo Spezia di Italiano ha battuto 2-0 il Milan. Una sconfitta inaspettata per gli uomini di Pioli, che tiene in vita il sogno scudetto della Juventus. E così la Juve che credeva di poter andare a -10 dal Milan, si ritrova invece sempre a -7 e con una partita da dover recuperare proprio contro il Napoli, per la sfida di ritorno… ops… scusate… d’andata. Ora è l’Inter che proverà ad approfittarsene, ma di contro avrà una Lazio di Simone Inzaghi, sempre più in forma.
La Juventus rischia di finire a -8, in caso della vittoria dell’Inter, ma chissà, la speranza è l’ultima a morire. Il bello del calcio è anche che si può sempre sperare.