Turchia, Meler esce dall’ospedale: quando riprende il campionato

Halil Umut Meler è uscito dall’ospedale dopo il terribile episodio di violenza accaduto nei recenti giorni: c’è la data per la ripresa del campionato.

Nel pieno del caos, giungono dalla Turchia buone notizie sulle condizioni di Halil Umut Meler. Dopo essere stato vittima di un terribile episodio di violenza, il direttore di gara è stato oggi dimesso dall’ospedale e accompagnato nella sua abitazione a Izmir dalla polizia. Nei recenti giorni l’arbitro era stato aggredito con un pugno in pieno volto dal presidente dell’Ankaragucu, Faruk Koca, al termine della gara Super Lig contro il Caykur Rizespor. Una volta caduto a terra, è stato preso a calci da alcuni membri del club locale. Gli aggressori sono poi stati prontamente arrestati dalle autorità locali. Per scongiurare nuovi disordini, il campionato turco ha avuto una repentina sospensione.

Turchia, Meler esce dall’ospedale: il 19 riparte la Super Lig

Come riportato dalla redazione di Sport Mediaset, il presidente dell’Ankaragucu, Faruk Koca, ha annunciato le proprie dimissioni dal club. Questo atto avrebbe spinto il presidente della Federcalcio turca, Mehmet Buyukekşi, verso la ripresa del campionato, programmata per il prossimo martedì 19 dicembre.

In difesa di Meler, Pierluigi Collina, presidente della commissione arbitri della Fifa, ha rilasciato alcune dichiarazioni: “L’immagine di Halil Umut steso a terra, con le mani che gli proteggono la testa mentre viene preso a calci dai suoi aggressori, così come l’immagine del livido sotto l’occhio, sono orribili. Ma ancora più orribile è sapere che ci sono migliaia di arbitri in tutto il mondo che subiscono abusi verbali e fisici nei campionati inferiori, senza che questo venga denunciato dai media. Sono sconosciuti. E la stragrande maggioranza di loro sono giovani arbitri all’inizio della propria carriera. Parlando ai media dopo il Business Meeting annuale dell’IFAB tenutosi a Londra proprio il mese scorso, il 28 novembre, ho affermato che la violenza e gli abusi verbali e fisici contro gli arbitri sono un ‘cancro’ che può costare la vita al calcio“.