“Trattativa per le quote del club”: in Serie A arrivano gli arabi | Primo club in mano al fondo PIF

Mohammad bin Salman Al Saud

Mohammad bin Salman Al Sa'ud, principe ereditiero legato al Fondo PIF - ansa - calcioinpillole

Il fondo PIF ha intenzione di allargare gli orizzonti nel calcio. Dopo l’Inghilterra nel mirino c’è l’Italia e la Serie A di un certo livello.

Public Investment Fund, o più semplicemente PIF. Finora era conosciuto a livello globale per essere uno dei fondi sovrani più grandi e imponenti al mondo, con un patrimonio totale stimato di oltre 861 miliardi di dollari. Dopo aver inizialmente perseguito una politica di investimento prudente e aver fornito principalmente prestiti per progetti di sviluppo nazionale, da allora è diventato un investitore globale. Ora ha deciso di investire nel calcio.

Il Fondo PIF controlla quattro club nella Saudi Pro League. L’Al-Ittihad campione in carica (ma staccatissimo quest’anno), l’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo seconda forza del campionato, l’Al-Ahly, ma soprattutto l’Al-Hilal che sta dominando la stagione saudita (parteciperà al prossimo Mondiale per Club).

Una stagione da record per l’Al Hilal: 18 successi in 20 partite, miglior attacco (62 gol) e miglior difesa (10). Il tutto senza Neymar, fuori da ottobre per un infortunio al ginocchio, con annessa operazione che gli farà perdere anche la Copa America.

Il Fondo PIF è sbarcato anche nella Terra d’Albione, ormai tre anni fa. Nel 2021, gli arabi acquisirono il Newcastle, dopo una trattativa lunghissima e la risoluzione delle controversie tra l’Arabia Saudita e beIN Sports, televisione qatariota detenente i diritti della Premier League in tutto il Middle East (e non solo).

Assalto in Italia

Nonostante le smentite da parte dei Friedkin, il Fondo PIF sarebbe davvero a prendere la Roma, come confermato a inizio febbraio da La Repubblica, secondo cui la trattativa per il passaggio della proprietà del club giallorosso al fondo PIF sarebbe già avviata.

Si starebbe condizionale d’obbligo trattando sulla base di 900 milioni subito e altri 300 se dovesse arrivare il via libera dal Comune di Roma per il nuovo stadio. I Friedkin per il momento hanno smentito tutto, chiusi nei loro ormai proverbiali silenzi assordanti.

Gerry Cardinale
Gerry Cardinale, numero uno di RedBird – ansa – calcioinpillole

Non solo la Roma

Ma non ci sarebbe soltanto la Roma nell’espansionismo del fondo saudita. L’indagine della Procura sulla presunta violazioni di norme federali da parte del Milan, più precisamente nel decreto di perquisizione a carico dei quattro indagati, tra cui Furlani (attuale ad rossonero) e il suo predecessore Gazidis, emergono altri particolari evidenziati da Gazzetta dello Sport.

“Il fondo Pif indicato come l’investitore destinato a entrare nella proprietà del club – si legge in uno stralcio di un report sulla Rosea – a cui andrebbero “il 41,7% delle quote tramite il riacquisto dell’80% del Vendor Loan per 487,5 milioni di dollari”. La mossa di Cardinale è per restituire soldi ad Elliott, entro e non oltre dicembre del 2025 tra l’altro. Chissà cosa potrebbe accadere una volta che i sauditi acquisissero veramente quel 41,7%. Farebbero presto a pensare di diventare azionisti di maggioranza.