Un suo gol ha estromesso l’Italia di Roberto Mancini dal prossimo Mondiale. Stiamo parlando di Aleksander Trajkowski, attaccante della Macedonia del Nord che con la sua rete giovedì sera al Barbera ha eliminato gli Azzurri dalla corsa per Qatar 2022 e regalato ai macedoni un sogno ad occhi aperti. Trajkowski con un passato in Serie A tra le fila del Palermo, dalle parti di Skopje è ormai un eroe nazionale. Lui e la Macedonia del Nord però non vogliono fermarsi allo scalpo dell’Italia, nel mirino adesso c’è la finale con il Portogallo. Il Corriere dello Sport ha riportato le parole dell’ex attaccante rosanero. Ecco le sue dichiarazioni.
“Quando è arrivata la palla ho calciato con tutta la forza che avevo in corpo. Io credo tanto nel destino e forse ne ho avuto la conferma, non è un caso che io abbia fatto un gol così importante per la mia gente proprio in quello stadio”.
“Ho giocato in Italia con il Palermo, il Barbera era casa mia. In Sicilia ho passato quattro anni meravigliosi della mia carriera ma anche della mia vita come uomo. Sono molto affezionato a quei luoghi ed ora chiaramente avrò un motivo in più per non dimenticarli mai”.
“Io e i miei compagni ancora non abbiamo ben realizzato cosa abbiamo fatto. Sappiamo solo che siamo riusciti a rendere felici tante persone nella mia nazione e questo per me e per tutti deve essere un enorme motivo di orgoglio”.
“Adesso stiamo pensando a riposarci e a ricaricare le energie perché con l’Italia è stata durissima. In finale ci attende il Portogallo che è un’altra super squadra, dovremo prepararci bene per affrontarli perché loro hanno dei grandi campioni con una enorme personalità. È chiaro che è difficile, lo sappiamo, ne siamo consapevoli. Ma lo era anche contro l’Italia. Il calcio trasforma i sogni in realtà”.