Torna alla Lazio, ti diamo la panchina: Claudio Lotito gliela propone senza pensarci due volte | Tifosi in lacrime

Lulic-Klose

Senad Lulic e Miro Klose ai tempi della Lazio - lapresse - calcioinpillole

Il futuro di Maurizio Sarri è un grosso punto interrogativo. Sarri e Lotito, il gelo continua: così all’orizzonte ecco una soluzione romantica.

Da un bel po’ di tempo parlano due linguaggi completamente differente. Per Lotito la Lazio è piena di giocatori forti messi a disposizione di un allenatore sempre più convinto che questo gruppo squadra non è minimamente paragonabile a quello della passata stagione.

Anche dopo l’eliminazione dalla Champions con più di rimpianti anche se contro il redivivo Bayern Monaco non sembra cambiato granché. Per ricompattare uno spogliatoio con il morale sotto i tacchetti, Sarri aveva utilizzato nuovamente una sua mossa, quella di portare tutti a cena, in un ristorante del Centro di Roma.

Un segnale importante alla vigilia di una doppia sfida spartiacque. Non è servita a molto quella cena: la Lazio cade in casa contro il Milan tra mille polemiche, viene ribaltata dal Bayern nel ritorno degli ottavi di Champions League tra mille rimpianti: vedi lo striminzito 1-0 dell’andata, vedi quel gol divorato da Immobile (sullo 0-0) a Monaco di Baviera, prima del tris dei campioni di Germania.

Ma se il gruppo squadra si tirerà avanti, cercando di vincere la Coppa Italia (Lazio in semi contro la Juve), oppure di compiere l’impresa per riprendersi un posto nell’Europa che conta, tramite campionato. Con la società quel gelo non promette nulla di buono.

La fine ebbe inizio qui

“Sarri si assuma le responsabilità, invece di trovare sempre alibi”. Parole di fuoco quelle del presidente Lotito in risposta alle dichiarazioni al vetriolo di di Sarri al termine del match perso dai biancocelesti contro la Fiorentina.

Sarri ha sempre criticato un mercato, quello biancoceleste, che non avrebbe portato quei giocatori necessari in primis ad archiviare la partenza di Milinkovic Savic, volato in Arabia Saudita e prossimo ad alzare il suo primo “scudetto”, e poi a rinforzare in generale la squadra.

Maurizio Sarri
Maurizio Sarri allenatore della Lazio almeno fino a giugno – ansa – calcioinpillole

Scatta il piano B

Così, mentre Lotito fa scattare il piano B, una vecchia, iconica, conoscenza della Lazio, potrebbe tornare a casa. Il club biancoceleste potrebbe presto riabbracciare un suo simbolo degli ultimi anni. L’uomo che griffò la storica finale di Coppa Italia vinta dalla Lazio sulla Roma nell’indimenticabile 26 maggio 2013, in due parole: Senad Lucic.

Il difensore bosniaco era presente Monaco di Baviera per il ritorno di Bayern-Lazio 3-0, non prima di aver incontrato il direttore sportivo Fabiani. Che, dal canto suo, vorrebbe reintegrarlo alla Lazio, pensando a Lulic con un ruolo di allenatore delle giovanili. Prima, però, serve l’erede di Maurizio Sarri, o quanto meno un piano B nel momento in cui si andasse verso il divorzio a fine stragione.