Torino-Spezia, Juric: “Se non daremo il 100% faremo fatica”

Torino Spezia Juric

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Il tecnico del Torino, Ivan Juric, ha presentato in conferenza stampa il match di domani contro lo Spezia, valido per la 18a giornata di Serie A. Ecco le sue dichiarazioni, riportate da TMW.

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Torino-Spezia, le dichiarazioni di Juric in conferenza stampa

Tornando sulla coppa, può essere la svolta da un punto di vista psicologico?
“Già siamo al massimo delle nostre possibilità, non c’è bisogno di scintille”

Sono ore delicate da un punto di vista ambientale?
“Sono punti di vista, quando giochi con il Bologna mi sento inferiore: quel risultato non è uno scivolone, ma una sconfitta normale. Loro hanno qualcosa in più. Lo Spezia mi piace, hanno giocatori forti e moderni. Holm, Nzola, Kiwior non hanno un grande nome, ma hanno caratteristiche giuste per il calcio moderno. Hanno vinto a Verona, vincevano 2-0 con l’Atalanta: se non siamo al 100% psicologicamente o fisicamente, non c’è partita”

Quali sono le trappole per domani?
“Ripeto ciò che ho detto…Voi dite che il Verona è stato un passo falso, io no. A Salerno abbiamo fatto una grande partita. Con lo Spezia faremo fatica se non daremo il massimo perché i valori sono simili”

Qual è la collocazione del Toro oggi?
“Se fai il decimo posto, è uno scudetto…Tra nono e undicesimo, poi c’è differenza notevole con le altre squadre davanti. Poi se dimostriamo a Milano che possiamo andare oltre e otteniamo risultati superiori, ci credo. Ma il Verona ha fatto nono, nono, decimo e poi penultimo più o meno con gli stessi giocatori”.

(Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Schuurs è al livello quasi di Bremer?
“Sono stra contento di lui, sono entusiasta della sua voglia. E’ diverso da Bremer: il brasiliano ha una struttura fisica e un modo di difendere fantastico, Schuurs è cresciuto in certe cose che gli mancavano e pian piano le sta migliorando. Ha altre qualità, come i passaggi e inserirsi in attacco. Come difensore puro, Bremer è il migliore tra quelli che ho allenato insieme a Romero. Schuurs è più completo, in un certo senso: non è così animale, così toste, ma ha altre cose belle e importanti. Ha una voglia di allenarsi unica”

Come mai questi picchi di prestazioni?
“Contro il Verona abbiamo fatto benissimo per 90 minuti, a Salerno 45 minuti eccellenti in cui potevamo fare tantissimi gol ma sei il Toro e non li fa…Non è fame, è qualità: la fame è in fase difensiva, la qualità è diversa. Per me sono tre partite sullo stesso livello. Dopo il Verona sono tornato a casa molto felice”

I protagonisti di San Siro meritano di stare al Toro o sarebbe meglio ascoltare le offerte?
“Con Bayeye sono stato chiaro: Lazaro, Aina, Singo e Vojvoda sono più forti in questo momento. Sa che questi cinque mesi gli sono serviti tanto, si è allenato con giocatori forti ma voleva andare a giocare. La mia idea è che ha sfruttato al massimo i suoi 10 minuti, ma rimane sotto gli altri quattro esterni. Lazaro è infortunato, ci può dare una mano e vediamo se avrà opportunità per andare via. Adopo è utile perché può fare il difensore o a centrocampo, a San Siro ha fatto un gran lavoro su De Ketelaere. Conto su di lui, è più centrocampista con le caratteristiche tipo di Desailly”

Sente la volontà della società di darle due rinforzi?
“Penso di sì…Li volevo il primo gennaio perché avevamo quattro partite. La società dipende dalle cose economiche, ma vorrebbe migliorare e completare”