Torino, Nicola è riuscito lì dove Giampaolo aveva fallito
Davide Nicola è ancora alla ricerca della prima vittoria sulla panchina granata. La svolta del campionato del Torino deve ancora arrivare ma, nonostante questo, alcuni spiragli di luce iniziano ad intravedersi.
I tifosi granata – e probabilmente la società tutta, calciatori compresi – con l’inizio dell’era Giampaolo avrebbero sperato in un campionato di tutt’altro tenore. Dalle parti del Filadelfia si ambiva, come minimo, ad una tranquilla posizione di metà classifica, senza disdegnare di sognare un’Europa che manca da diversi anni. La prima parte di stagione del Torino, invece, è stata una fotocopia del finale dell’anno scorso quando i granata, guidati da Longo, si salvarono per un soffio nelle ultime giornate di Serie A.
La squadra non è riuscita ad assimilare e digerire gli schemi di Giampaolo – questo, probabilmente, con la complicità di chi ha costruito la rosa – e giornata dopo giornata ci si è accorti che il connubio era tutt’altro che vincente.
Nicola è arrivato in granata il 19 gennaio ereditando una situazione complicata e una squadra che non si era ancora calata nella parte di chi deve lottare per salvarsi. Come dicevamo in apertura, la vittoria non è ancora arrivata e dal suo arrivo il tecnico ha raccolto 4 pareggi consecutivi. Il cambiamento, però, risulta evidente e la dimostrazione plastica sta nella rimonta nella gara contro l’Atalanta, terminata 3 a 3. Il Torino, oggi, è una squadra che lotta per tutti i 90 minuti di gioco: esattamente quello che serve se ci si vuole salvare.
Il Toro non è una squadra bella da vedere dal punto di vista estetico, non impone il proprio gioco, non ha un fraseggio particolarmente articolato né una pulizia tecnica da far stropicciare gli occhi. Nicola, però, è riuscito lì dove Giampaolo ha fallito: oggi l’ardore e la cattiveria agonistica che capitan Belotti ha sempre portato in campo si può riconoscere anche negli altri componenti della rosa e questo è fondamentale per una squadra che vuole uscire dalle sabbie mobili del fondo della classifica di Serie A.