Stefano Pioli, tecnico del Milan, ha presentato in conferenza stampa la sfida di domani contro il Torino. Di seguito le sue dichiarazioni riprese da TMW.
Non è una volata finale, ma ci sono 5 partite in due settimane…
“È importante. Siamo partiti con questo obiettivo: finire il 13 novembre più avanti possibile in campionato con superamento del girone di Champions. Abbiamo 5 partite molto molto importanti. La squadra sta bene. Contro Juric è sempre molto stimolante, perché ti obbliga a trovare soluzioni e ci siamo preparati”.
Che step sarebbe vincere a Torino?
“Non ci abbiamo giocato tantissimo tempo fa e non siamo riusciti a superarli. Veniamo da due partite simili alle caratteristiche del Torino, contro Verona e Monza. Vogliamo dare continuità. Il Napoli sta facendo benissimo, credo che sarà un campionato equilibrato e domani sarà molto importante”.
La squadra deve ancora crescere in consapevolezza?
“Continuiamo a credere nelle nostre qualità, ma dobbiamo ancora migliorare”.
News infortunati?
“Dest e Brahim sono recuperati e disponibili per giocare. Metterò in campo la formazione migliore per le condizioni dei miei giocatori”.
Rimpianto Pellegri?
“No. Ha vissuto una situazione un po’ problematica con noi, tra infortuni e concorrenza. Sono state fatte delle scelte che ritenevamo giuste per noi e per lui. Gli auguro di fare bene, ma dalla prossima partita”.
La forza del Milan sta nelle più scelte?
“La squadra titolare c’è e sarà quella che scenderà in campo domani, con possibilità di mettere tante qualità dall’inizio e a gara in corso. La concorrenza stimola. Vogliamo salire di livello ed è meglio avere concorrenza, perché i giocatori sanno che per convincermi di giocare al posto di un compagno devono dare ancora di più”.
Obiettivo essere in testa prima della sosta?
“Non credo sarà così determinante essere in testa al 13 novembre, ma fare tanti punti sì. Per vincere lo Scudetto servono intorno agli 85 punti; più partite si vincono in anticipo, più qualche sosta ti puoi permettere alla ripresa. Abbiamo perso immeritatamente col Napoli, poi 4 vittorie consecutive e abbiamo un’occasione da sfruttare domani”.
Gioca Brahim o De Ketelaere?
“Brahim sta benissimo, vedremo che scelte farò. Non credo che sarà un problema per tanti giocatori giocare due partite consecutive”.
Programma per Maignan?
“È qui, si sta curando da noi. Lunedì avrà un’altra valutazione e poi stabiliremo quando e come sarà possibile farlo rientrare”.
Come togliere pressione a De Ketelaere?
“Abbiamo 5 partite importantissime: tutti i giocatori devono dare il massimo. Fuori da Milanello c’è impazienza, ma qui no; abbiamo la pazienza e la lungimiranza per capire un ragazzo così giovane. Lui ha caratteristiche importanti e arriveranno momenti migliori”.
Potrà riposare anche Theo?
“Credo che nessuno avrà giocato tutte le 7 partite. È impossibile mantenere un alto livello di prestazioni per tutte questa gare di fila”.
A chi assomiglia dei tuoi De Ketelaere?
“Difficile dirlo, ognuno ha il proprio cammino. Magari domani fa una giocata e lo elogiamo tutti. Quando ci sono qualità, intelligenza e disponibilità ci sono tutte le possibilità per fare sbocciare il talento; c’è chi ci ha messo poco, chi sei mesi, chi un anno… L’importante è lavorare con voglia ed entusiasmo”
Può starci Adli dall’inizio come a Verona?
“La squadra di domani sarà la migliore possibile. I giocatori sanno chi giocherà da stamattina, voi lo saprete domani”.
Kalulu non sta sbagliando mai…
“I paragoni sono sempre difficili e spesso inopportuni. Pierre ha la sua strada da percorrere. Da centrale ha fatto cose eccellenti. Da terzino ci è voluta qualche partita. Ha grandissima personalità. Sta dentro la partita con continuità, è molto affidabile dal punto di vista mentale. Poi ci sono tante situazioni in cui si può sviluppare meglio”.
Cosa deve fare il Milan per battere il Torino?
“Deve giocare con qualità. Sappiamo che l’avversario ci porterà tanta pressione. Tanti di noi hanno personalità e qualità, capaci di farsi dare la palla con l’avversario vicino”.
Ci conferma che il suo rinnovo è vicino?
“Come nei matrimoni c’è solamente da rinnovare le promesse, poi non so se sarà tra un mese o due mesi, ma questo non è il problema. Abbiamo tante sfide da affrontare insieme”.
Potrà esserci spazio anche per Thiaw e Vranckx?
“Stanno crescendo tanto e ho tante soluzioni, ma sicuramente sono pronti per aiutare la squadra”.
Pobega sta crescendo?
“È cresciuto tanto, ci sarà tanto spazio anche per lui perché ne abbiamo bisogno”.
Pioli ha un grandissimo pregio: chi è allenato da lei, è migliorato. Ha un segreto?
“È sempre stata una mia priorità, mia e del mio staff. Vogliamo ottimizzare la qualità dei giocatori che abbiamo a disposizione. Il club ci mette a disposizione qualità umane e tecniche e noi siamo qui per utilizzarle e migliorarle. Lo stiamo facendo con ottimi risultati perché il materiale è di ottimo livello; gli attori sono loro e sono loro che hanno disponibilità a lavorare e a migliorare. Grande merito al club e ai giocatori per la volontà e il sacrificio”.
Allenando calciatori ex Premier, che differenza ha colto?
“Non fanno domande. C’è il capo che decide e loro vanno a mille all’ora. Noi siamo un po’ più attenti e, a volte, ci togliamo qualcosina a livello mentale… Non è che siano più professionali, ma leggeri: si va al campo e si dà il massimo, se il coach ci chiede questo è la cosa giusta; sono liberi e meno preoccupati”.
Avete parlando dell’episodio di Assago?
“Ne abbiamo parlato in spogliatoio e ci ha colpiti: siamo nelle mani del destino… Anche quando sei attento possono succedere queste cose. Ho sentito subito Galliani. Siamo molto vicini a Pablo Mari e siamo cntenti che supererà questo momento. Siamo dispiaciuti perché certe cose non dovrebbero succedere”.